Politica
Conte: "Niente vacanze sulla neve. A Natale non ripeteremo Ferragosto"
Vince l'ala rigorista nel governo. Speranza: "Sarà un Natale sobrio all'insegna della prudenza"
Covid: Conte, vacanze sulla neve incontrollabili
"Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo e' un conto, ma tutto cio' che ruota attorno alle vacanze sulla nave e' incontrollabile". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Otto e Mezzo, su La7.
Covid: Conte, per Natale misure ad hoc, non come Ferragosto
"Il periodo natalizio richiede misure ad hoc. Si rischia altrimenti di ripetere il ferragosto e non ce lo possiamo permettere: consentire tutte occasioni di socialita' tipiche del periodo natalizio non e' possibile". Cosi' il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.
Conte: se andremo avanti cosi' no zone rosse a fine mese
"Sullo spostamento tra regioni a Natale, ci stiamo lavorando, ma se continuiamo cosi' a fine mese non avremo piu' zone rosse". Cosi' il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.
Governo, Dpcm: vacanze sulla neve vietate.I ristoranti alla sera ancora chiusi
L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia. Il numero dei contagiati resta elevato, preoccupano anche i ricoveri in ospedale, seppur in diminuzione e soprattutto le terapie intensive. Non accenna a placarsi anche il numero di morti, sempre incredibilmente elevato. Per questo il governo ha deciso che con il nuovo Dpcm non ci saranno molte riaperture e si andrà tendenzialmente verso un Natale con libertà ancora limitata.
Con il Dpcm del 3 dicembre, - si legge sul Corriere della Sera - l’obiettivo del governo per Natale e le festività è favorire i consumi, ma nel rispetto dei protocolli. Via libera, quindi, allo scambio dei regali in famiglia, ma occorre limitare le occasioni di «socialità allargata» come lunghe tavolate e tombolate, festeggiamenti e veglioni. Dunque non saranno aperti i ristoranti la sera e una nuova stretta arriverà anche nelle zone gialle. Il governo è già al lavoro anche su una «iniziativa europea », per prevenire le consuete «vacanze sulla neve».
Una doccia fredda per la Conferenza delle Regioni che aveva messo a punto un piano che prevedeva, con opportune limitazioni, la ripartenza degli impianti di risalita. Anche per le riaperture del commercio, la linea delle prudenza porta a procedere per step, mantenendo le limitazioni fino a metà dicembre, per poi allentare la presa, spostando di qualche ora il coprifuoco. Nell'Esecutivo - prosegue il Corriere della Sera - vince l’ala rigorista, quella più preoccupata che la curva dei contagi vada nuovamente fuori controllo provocando una terza ondata a gennaio.
La conferma arriva dal ministro della Salute Roberto Speranza: "Sarà un Natale sobrio, dobbiamo panificare le vacanze con prudenza. È comprensibile che un territorio voglia uscire dalla zona rossa, ma scegliamo con prudenza i prossimi passaggi. Gli spostamenti potranno avvenire solo se tutte le regioni andassero in zona gialla, ma in questo momento dobbiamo evitare quelli non necessari".
Le regioni contro il governo: "Riaprire gli impianti in sicurezza"
“La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato le linee guida per l'utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte di sciatori amatoriali. E' un documento che inviamo al governo come contributo propositivo per non compromettere la stagione sciistica e per non creare un danno irreversibile all'economia della montagna dei nostri territori”. Lo ha annunciato il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, governatore della Liguria, al termine della riunione odierna. “L'auspicio è che, come accaduto in precedenza, il governo voglia condividere con le Regioni i necessari approfondimenti sul piano della collaborazione istituzionale nell'interesse dei cittadini, del tessuto socioeconomico del Paese, nel rispetto delle necessarie regole di prevenzione” ha detto Toti.
"Adesso ci sarà il confronto con il Cts e il governo - ha spiegato il presidente del Veneto, Luca Zaia, al quotidiano punto stampa - la dead line sarà poi il 3 dicembre con la scadenza del Dpcm, data che arriva a pochi giorni dall’8 dicembre tradizionale giorno di apertura della stagione sciistica".
Le linee guida potranno "garantire un avvio in sicurezza della stagione invernale" affermano in una nota congiunta Martina Cambiaghi (assessore allo Sport e Giovani della Regione Lombardia), Daniel Alfreider (vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano), Luigi Giovanni Bertschy (vicepresidente della Regione Val d'Aosta), Sergio Bini (assessore al Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia), Federico Caner (assessore al Turismo della Regione Veneto), Roberto Failoni (assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento) e Fabrizio Ricca (assessore allo Sport della Regione Piemonte).
"Il primo importante passo è stato fatto questa mattina, in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome con l'approvazione delle linee guida per l'utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte degli sciatori amatoriali. Il documento individua tutte le misure di prevenzione del contagio da Sars-Cov-2 da predisporre per l'utilizzo in sicurezza degli impianti di risalita all'interno di stazioni, aree e comprensori sciistici nella stagione invernale", spiegano.
I rappresentanti delle Regioni alpine sottolineano che "sono molte le realtà imprenditoriali legate alla stagione bianca, tra cui scuole di sci, noleggi, aziende di trasporto, hotel e ospitalità in genere, che aspettano risposte per programmare la stagione invernale, e tutte che stanno partecipando in maniera corale al grande lavoro di preparazione e messa a punto degli standard di sicurezza per sciatori e addetti".
E "anche per incoraggiare chi è impegnato in questo sforzo, oltre che per sollecitare il governo, le Regioni dell'arco alpino intendono dare un segnale concreto all'intero sistema economico condividendo la necessità di darsi una data comune per l'avvio della stagione bianca, tenuto conto del quadro sanitario che andrà a delinearsi nelle prossime settimane”.
"Siamo tutti ben coscienti delle difficoltà del momento - evidenziano gli assessori agli impianti a fune delle regioni alpine - ma vogliamo e dobbiamo guardare al futuro con atteggiamento positivo, consapevoli soprattutto dell'importanza che l'industria dello sci ricopre per l'economia italiana. Grazie all'approvazione delle linee guida per gli impianti sciistici potremo garantire un avvio in sicurezza della stagione invernale".
La stagione sciistica, si spiega, sarà caratterizzata "da una massima attenzione alla sicurezza". Le società degli impianti a fune "sono fortemente impegnate nel mettere in campo tutte le misure necessarie a evitare il più possibile situazioni di rischio, prediligendo strumenti contactless facilitati dalle nuove tecnologie". Un altro fronte sul quale il sistema si sta impegnando è quello di ampliare le possibilità di acquisto di skipass e stagionali on line accompagnate da modalità di recapito allo sciatore senza passare da casse e uffici skipass grazie anche alle sinergie attivate con le strutture ricettive.
Boccia: "No agli spostamenti come d'estate. Classificazioni in zone fino al 3 dicembre"
Spostamenti da una Regione all'altra a Natale? "Di certo io sono fermamente contrario a spostamenti come quelli che ci sono stati nell'estate". Lo mette in chiaro il ministro dei Rapporti col Parlamento Francesco Boccia, ospite de 'La Vita in Diretta' su Rai1. "Discutere di cenoni e feste con 600-700 morti al giorno lo trovo davvero fuori luogo. Mai come in questo momento sentiamo il dovere di evitare una terza ondata, che non significa chiudersi in casa ma consentire agli operatori sanitari di fare al meglio il loro lavoro".
“Il confronto con la Regione va bene, nel senso che avviene in ambito istituzionale. Poi i dibattiti sui giornali vi confesso di non seguirli molto, non per cattiveria ma perché fisicamente non riesco a seguirli. Ci sono state più richieste da più Regioni e sono richieste che potranno essere utili per il prossimo dpcm. Questo dpcm non cambia e le aree restano queste fino al 3 dicembre”. Ha chiarito il ministro, in occasione della visita di oggi pomeriggio all’ospedale da campo di Barletta, parlando con i giornalisti della richiesta avanzata dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (che non era presente all’incontro), di istituire zone rosse nel Foggiano e nella Bat, mentre il ministro della Salute ha lasciato la classificazione su base regionale, con la Puglia zona arancione.
“Poi siccome l'obiettivo non può essere solo l’Rt, ma tenere sotto controllo le reti sanitarie", ha aggiunto Boccia, "se con le Regioni e con l'Istituto superiore di sanità decideremo che l'intervento su scala provinciale è quello più corretto, il contributo del presidente Emiliano sarà stato in linea. Ma è una cosa che vedremo col prossimo dpcm”.