Politica
Governo, a casa gli scomodi M5s. Da Toninelli a Lezzi, fino alla Trenta
Governo, i gaffeur fuori dall'esecutivo
Della nuova squadra di governo diramata questo pomeriggio dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, balzano subito all’occhio le assenze di Barbara lezzi (ministro per il Mezzogiorno uscente) e Danilo Toninelli (ministro per le Infrastrutture e i Trasporti uscente). In particolare quest’ultimo paga la pesante sconfitta politica sulla partita Tav ma soprattutto paga in termini d’immagine, comunicazione e credibilità tutte le gaffe fatte in questi 14 mesi di governo giallo-verde. “Sapete quante delle merci italiane, quanti degli imprenditori italiani utilizzano con il trasporto principalmente ancora su gomma il tunnel del Brennero?” ha detto il ministro lo scorso ottobre, ignorando però che l’opera ancora non esiste.
“Era chiaro che si riferiva al valico del Brennero” hanno replicato in sua difesa. Un'altra topica del ministro uscente è stata durante la trasmissione Tg2 motori dove, nel bel mezzo di una convinta promozione sull’uso dell’auto elettrica, a domanda su che tipo di macchina avesse, il ministro ha risposto di aver comprato da poco una diesel. Esce dai radar anche la pugliese Barbara Lezzi di cui si ricorda il momento in cui portò con sé un “apriscatole”, nel 2013, a simbolo di come avrebbero aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno (slogan di quella campagna elettorale dei 5 Stelle). Fuori anche Elisabetta Trenta, ministro della Difesa uscente, non sempre brillante dialetticamente parlando, e fra i profili che più di tutti hanno permesso a Matteo Salvini di trovare un obiettivo ideale. Esclusione anche per la siciliana Giulia Grillo,(ministro alla Sanità uscente) che non ha lasciato il segno nel dicastero assegnato a Roberto Speranza.