Politica
Governo, Giorgetti commissario Ue? Ok di Salvini, al M5S l'idea non dispiace
Governo, cresce l'ipotesi di Giorgetti commissario europeo. Ecco che cosa c'è dietro
Giancarlo Giorgetti commissario europeo. Una boutade? Un'idea? Una proposta? Per ora - secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti della maggioranza, sia Lega sia M5S - si tratta di una possibilità che sta prendendo seriamente corpo giorno dopo giorno. L'ipotesi al vaglio è quella di un ruolo all'interno dell'esecutivo di Bruxelles sul fronte economico (il sottosegretario alla presidenza del Consiglio è laureato alla Bocconi) e i rumor che arrivano dai vertici del Carroccio parlano di commissario al Bilancio e, forse, anche vice-presidente della nuova Commissione Ue.
Quella di Giorgetti fuori dal governo del Cambiamento e inviato in Europa è una sorta di puzzle con i tasselli che si vanno via via componendo. Il diretto interessato, alla domanda su un suo impegno a Bruxelles risponde con una blanda smentita: "Ho letto oggi che vorrei andare a fare il Commissario europeo: leggo sui giornali cose che non ho mai pensato". Ma fonti leghiste sottolineano come, dopo il caso del licenziamento del sottosegretario Armando Siri, sia nettamente aumentato il suo malessere nei confronti dell'alleanza con i 5 Stelle, tanto che si sarebbe perfino stancato di ripetere a Matteo Salvini che sarebbe il caso di staccare la spina.
Non a caso GG ha deciso da giorni di scegliere la strada dell'Aventino, di dedicarsi alla sua delega allo Sport (in particolare tennis e Olimpiadi invernali a Milano e Cortina) e di lasciare che sia il segretario federale e ministro dell'Interno a gestire in prima personale il rapporto con il M5S e con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. E quindi, alla fine, a Giorgetti non dispiacerebbe neanche un' esperienza quinquennale all'interno della Commissione Ue, considerata anche l'intenzione di Salvini di andare avanti con Luigi Di Maio.
Il ministro dell'Interno aveva voluto il suo vice nel ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio ma dopo un anno di governo, costellato di crescenti tensioni e di almeno due o tre motivi quotidiani di scontro, vede il ruolo di Giorgetti all'interno dell'esecutivo quasi come "ingombrante" e che rischia perfino in taluni casi di fargli ombra o comunque di metterlo in difficoltà nel rapporto con i 5 Stelle. Alla fine, quindi, l'ipotesi di mandare il vice-segretario del Carroccio a Bruxelles potrebbe essere la soluzione migliore per avere da un lato un leghista alla Commissione Ue, in una posizione importante e di primo piano, ma anche per "liberarsi" di un potenziale rivale sia all'interno del partito che nel governo.
E i 5 Stelle? Che cosa ne pensano? Fermo restando che la discussione è "prematura", come spiegano fonti pentastellate, tuttavia non ci sarebbe un no da parte di Luigi Di Maio anche perché se davvero, come i dicono i sondaggi, la Lega risultasse primo partito il 26 maggio spetterebbe a Salvini la scelta del commissario italiano nel nuovo esecutivo comunitario. E anche nel M5S valutano come "positiva" l'ipotesi di non avere più a Palazzo Chigi un esponente di spicco della Lega che - dicono i grillini - rema costantemente contro l'alleanza.
Ovviamente anche la posizione di commissario al Bilancio per un italiano che per un anno è stato al fianco del premier Conte sarebbe un fattore da "valutare con interesse", anche se il motivo principale per il possibile via libera (ovviamente i 5 Stelle aspettano che sia la Lega ad avanzare il nome di Giorgetti ufficialmente prima di pronunciarsi) è quello di stemperare le tensioni nel governo e nella maggioranza.