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Politica
Governo, Meloni incassa la fiducia: via libera dal Senato
Giorgia Meloni

Governo Meloni chiede la fiducia al Senato

L'Aula del Senato ha votato la fiducia al governo Meloni. A dare il via libera all'esecutivo sono stati 115 senatori, 79 i contrari e 5 gli astenuti. La maggioranza richiesta in Aula era di 98.

L'INTERVENTO DI GIORGIA MELONI AL SENATO

LA DIRETTA AL SENATO CON TUTTI GLI INTERVENTI


Meloni: "Operazione verità su Italia che ereditiamo, anche da chi diceva abolita povertà"

"Ho assistito in quest'Aula a un dibattito franco, rispettoso e composto" e da cui emerge "lo stato reale in cui versa l'Italia, sia negli interventi delle forze di maggioranza ma anche in quelli dell'opposizione, da questo racconto emerge una realtà, una grande operazione verità sull'Italia che ereditiamo. Un racconto forse più sincero da quello fatto in altri tempi, quando si brindava per l'abolizione della povertà in Italia". Così Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulla fiducia.

Meloni: "Con risorse limitate bisogna fare scelte, prima di misure concrete"

"Quando hai risorse limitate devi scegliere una strada, decidere dove vuoi andare e poi ragionare sui provvedimenti concreti". Così la premier Giorgia Meloni nella replica al Senato sul voto di fiducia al governo. "Io ho fatto la scelte di disegnare l'Italia che vorremmo, dove andare e poi far calare da quella visione i provvedimenti".

Meloni: "Per rigassificatore Gioia Tauro basta dpcm per opera strategica"

"Abbiamo bisogno di soluzioni strutturali, dobbiamo sbloccare procedure ferme da lustri, come il rigassificatore di Gioia Tauro, che basta un dpcm per far ripartire come opera strategica". Lo ha detto Giorgia Meloni, intervenendo in replica al Senato.

Meloni: "Mi scuso per la voce ed eventualmente per la tosse"

”Mi scuso per la voce ed eventualmente per la tosse”. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, inizia così la sua replica al Senato, giustificandosi per le non perfette condizioni di salute, soprattutto per la tosse che l’ha infastidita per tutto il pomeriggio durante il dibattito.

Meloni: "No risposte concrete? Servono visione e scelte chiare"

"Sono stata criticata di aver, nel mio intervento, disegnato una visione, un manifesto programmatico, hanno detto che gli italiani non si aspettavano questo ma risposte concrete. Sono d'accordo in parte. Senza che vi sia una visione o un manifesto programmatico, delle scelte chiare, un'idea di Italia da designare anche le risposte rischiano di non essere efficaci. Lo abbiamo visto negli anni scorsi, con governi retti da forze che avevano idee contrapposte, rivendicavano obiettivi che non stavano insieme" producendo un mancato "miglioramento delle condizioni per questa nazione" e producendo "mld di debito che graveranno sulle spalle dei nostri figli". Così il premier Giorgia Meloni, in Aula al Senato.

Meloni: "Incalziamo Ue, soluzione comune su energia, pronti a disaccoppiamento"

"L'energia è una nostra grande priorità, serve lavorare su tre livelli, il tema di contrasto alla speculazione, prima di cercare nuove risorse, bisogna fermare gli speculatori, ci sono cose che si possono fare a livello europeo e a livello nazionale". Lo ha detto Giorgia Meloni, intervenendo in replica al Senato. "Continueremo a incalzare l'Europa a dare risposte comune, se non sarà l'Europa penseremo al disaccoppiamento del prezzo.

Meloni: "Interventi per aiuti a imprese e famiglie, risorse da extraprofitti e extragettito"

"Il secondo livello è l'emergenza, immediata che ci impegna, penso che occorre lavoraqre con puntualità per aiutare le imprese e le famiglie, recuperando le risorse dagli extraprofitti e dall'extragettito". Lo ha detto Giorgia Meloni, intervenendo in replica al Senato.

Meloni: "Non si passi da dipendenza da gas russo a dipendenza da prodotti Cina"

"Non saremo mai disponibili a passare dalla dipendenza del gas russo alla dipendenza delle materie prime cinesi, bisogna investire sulla componentistica essenziale". Lo ha detto Giorgia Meloni, intervenendo in replica al Senato. Il premier ha poi ricordato come "occorre liberarsi da una dipendenza energetica inaccettabile, per esempio puntando a estrarre gas nazionale".

Meloni: "Incalziamo Ue, soluzione comune su energia, pronti a disaccoppiamento"

"L'energia è una nostra grande priorità, serve lavorare su tre livelli, il tema di contrasto alla speculazione, prima di cercare nuove risorse, bisogna fermare gli speculatori, ci sono cose che si possono fare a livello europeo e a livello nazionale". Lo ha detto Giorgia Meloni, intervenendo in replica al Senato. "Continueremo a incalzare l'Europa a dare risposte comune, se non sarà l'Europa penseremo al disaccoppiamento del prezzo.

Meloni: "Su Covid prese misure senza basi, mai scambiato scienza con religione"

"Riconosciamo il valore della scienza, certo, per questo non la scambiamo con la religione. Quel che contestavamo delle scelte prese da precedenti governi è che non ci fossero evidenze scientifiche alla base di alcuni provvedimenti. Non c'erano certezze che i vaccini facessero bene ai ragazzi di 12 anni ma li abbiamo vaccinati, quando tutti erano d'accordo che a loro facesse bene lo sport ma gli abbiamo impedito di farlo. Abbiamo impedito una cosa sulla quale c'erano certezze e obbligato un'altra in cui non c'erano evidenze" scientifiche. Lo dice il premier Giorgia Meloni in Aula al Senato.

Meloni: "Interventi per aiuti a imprese e famiglie, risorse da extraprofitti e extragettito"

"Il secondo livello è l'emergenza, immediata che ci impegna, penso che occorre lavorare con puntualità per aiutare le imprese e le famiglie, recuperando le risorse dagli extraprofitti e dall'extragettito". Lo ha detto Giorgia Meloni, intervenendo in replica al Senato.

Meloni: "Con risorse limitate bisogna fare scelte, prima di misure concrete"

"Quando hai risorse limitate devi scegliere una strada, decidere dove vuoi andare e poi ragionare sui provvedimenti concreti". Così la premier Giorgia Meloni nella replica al Senato sul voto di fiducia al governo. "Io ho fatto la scelte di disegnare l'Italia che vorremmo, dove andare e poi far calare da quella visione i provvedimenti".

Meloni: "Flat tax premia merito, chi fa di più è giusto che venga premiato"

"Flat tax? Non comprendo la critica con il tetto a 100mila euro. Io ho fatto due proposte: una sul regime forfettario, l'altro sulla flat tax incrementale, al 15% su quanto ho dichiarato in più del triennio precedente". Così Giorgia Meloni, intervenendo in replica in Senato. "E' un segnale di merito, chi ha fatto di più è giusto che venga premiato", dice rivolta al senatore Monti. "La tassa piatta va bene per gli ipermilionari, ma non per le partite Iva?", chiede poi il premier, riferendosi alla proposta del Pd che "l'ha proposta per chi faceva rientrare i soldi dall'estero".

Meloni: "Salario minimo non è soluzione a lavoro povero"

"Il contrasto al lavoro povero è una priorità per tutti noi. Ma bisogna capire quale è il modo migliore per farlo. Io penso che il salario minimo legale rischi di non essere una soluzione a questo problema ma piuttosto uno specchietto per le allodole perchè tutti sappiamo bene" che ci sono "contratti collettivi nazionali che hanno già dei salari minimi". Così la premier Giorgia Meloni nella replica al Senato.

"L'Ue ha fatto una direttiva su questo, una direttiva che dice che c'è pari dignità tra salario minimo legale e contratti collettivi e anzi dice che le nazioni che hanno applicato maggiormente i contratti collettivi hanno salari minimi più elevati. Quindi per me la strada è estendere la contrattazione collettiva".

Meloni: "Salari bassi perché tassazione troppo alta, tagliare cuneo"

"Perchè i salari sono bassi in Italia? Perchè la tassazione sul lavoro è al 46% e quindi se non abbassiamo le tasse sul lavoro, i salari resteranno bassi comunque". Così la premier Giorgia Meloni nella replica al Senato. "Il nostro impegno è arrivare a un taglio del cuneo fiscale di almeno 5 punti. E' una misura che ha un costo rilevante ma ci prendiamo questo impegno nel medio termine".

Meloni: "Assumere deve convenire, si può pensare a maxi deduzione"

"Noi siamo abituati che all'aumento della produzione corrisponda un aumento dell'occupazione. oggi però non sempre è così. Ci sono aziende che hanno fatturati enormi e una quantità di dipendenti assolutamente limitata". Così la premier Giorgia Meloni nella replica al Senato.

"Occorre immaginare una tassazione che favorisca un rapporto equilibrato tra quanto si fattura e il numero dei dipendenti. Lo abbiamo sintetizzato con 'più assumi e meno paghi'. Deve essere conveniente assumere. Si può immaginare una superdeduzione del costo del lavoro partendo dal 120% per arrivare al 150%".

Meloni: "Basta ideologie su tetto al contante, no nesso con il sommerso"

"Sul tetto al contante c'è stata discussione ideologica, collegando il tema all'evasione, ma non c'è correlazione con il sommerso, 'ci sono paesi in cui il limite non c'è, ma l'evasione fiscale è bassissima', sono parole di Pier Carlo Padoan, ministro del Pd e io sono d'accordo con lui". Così la premier Giorgia Meloni nella replica al Senato. "La Germania non ha un tetto, l'Austria pure". "Tema tecnico, la moneta elettronica non è moneta a corso legale, penalizza i più poveri, per questo dico che metteremo mano al tetto al contante".

Meloni a Scarpinato: "Approccio ideologico da chi doveva giudicare"

Da lei arriva un atteggiamento "così smaccatamente ideologico da chi doveva giudicare, che mi stupisce fino a un certo punto, il transfert tra neofascismo, stragi e sostenitori del presidenzialismo, è significativo, a cominciare dal depistaggio per la strage di via D'Amelio". Così Giorgia Meloni, rivolgendosi al senatore del M5S, Roberto Scarpinato.

Meloni: "Sud sia hub approvvigionamento energia Europa"

"Il Sud è una risorsa e non un problema" e nella "tragedia della situazione energetica può esserci una piccola grande occasione. Penso ai gasdotti che dal Mediterraneo orientale arrivano al Sud e poi sulle rinnovabili quanto a vento, sole e mare al Sud... con un po' di intelligenza e con risorse spese bene potremmo fare del Sud l'hub dell'approvvigionamento energetico d'Europa". Così la premier Giorgia Meloni nella replica al Senato.

Meloni: "Lavoro per pace giusta in Ucraina, non si ottiene con bandiere arcobaleno"

"Penso e spero e lavoro per giungere a una pace giusta, ma dobbiamo capirci su come ci si arriva, non si fa sventolando bandiere arcobaleno nelle piazze. In Ucraina è guerra di aggressione che non possiamo accettare, chi come me crede nella legittima difesa, non credo che ci convenga un modo in cui chi ha più forza militare invada un vicino". Così Giorgia Meloni nella replica al Senato.

"Gli ucraini si sono difesi, è stato più forte del resto, l'unica possibilità di favorire un negoziato è che ci sia un equilibrio tra le forze in campo, la pace si ottiene sostenendo l'Ucraina, consentendogli di difendersi, è la geopolitica", avverte.

Sul tema della armi poi aggiunge: "Se l'Italia si girasse dall'altra parte il resto dell'occidente continuerebbe a mandare le armi, la sola Gb manda più armi di tutto l'occidente, cambierebbe quindi non l'esito della guerra, ma la nostra credibilità".

Meloni: "Antimafia non si fa facendo uscire 41 bis per rischio contagio"

"Sono d'accordo con i 5 Stelle quando dicono che l'antimafia non si fa con la retorica ma non si fa neanche con provvedimento con cui si sono fatti uscire decine di condannati al 41 bis con la scusa del rischio contagio". Così Giorgia Meloni nella replica al Senato.

Meloni replica su studenti e a Scarpinato, standing ovation centrodestra

Applausi ripetuti dai banchi del centrodestra durante la replica del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Senato e due standing ovation. Prima, quando in modo pacato replica a Ilaria Cucchi, che aveva criticato gli interventi di ieri della Polizia a ‘La Sapienza’. “Ho fatto tante manifestazioni, ma non ho mai impedito ad altri di manifestare”, afferma la premier. Poi quando in modo molto fermo ribatte alle affermazioni dell’ex magistrato Roberto Scarpinato, senatore M5S, le cui parole dimostrerebbero un modo di procedere per teoremi e ideologizzato da parte della magistratura.

Meloni a Cucchi: "Mai organizzato manifestazioni per impedire ad altri di parlare"

"Io vengo dalla militanza giovanile, ho fatto e organizzato tantissime manifestazioni in vita mia, ma mai per impedire a qualcun'altro di dire quel che voleva dire. Io mai, non l'ho mai fatto: dire quel che si vuole è un diritto, è il fondamento della democrazia. Quella di ieri" alla Sapienza non "aveva nulla di pacifico", l'obiettivo era "evitare che ragazzi come loro dicessero la loro". Così il premier Giorgia Meloni, in Aula al Senato, replica a Ilaria Cucchi.

"Dobbiamo chiarirci su questo - incalza Meloni - democrazia è rispetto delle idee altrui. In nome di una presunta democrazia consentiamo che ci impediscano di dire la nostra? Se qualcuno della mia parte politica andasse a impedire ad altri di dire la loro, bé, io sarei la prima a condannare, io non l'ho mai fatto. Noi in tutta la campagna elettorale abbiamo avuto banchetti devastati, per non parlare di quel che accadeva nelle nostre sedi, e nessuno ha detto una parola. E poi a noi si viene a parlare di democrazia. Dico ai ragazzi che manifesteranno nel rispetto delle idee altrui che sarò sempre dalla loro parte. E' il fondamento della democrazia".

Meloni a Conte: "Perchè non hai venduto aziende armi?"

Il leader M5s Giuseppe Conte aveva attaccato il ministro della Difesa Guido Crosetto, accusandolo di conflitto di interessi: "Lei ha indicato alla Difesa chi fino al giorno prima ha fatto gli interessi dell'industria bellica”. Oggi, per rispondere a Conte, Meloni, nella replica al Senato, estrae un foglietto e decide di interrompere il discorso a braccio. Meloni afferma in aula: "Il M5s fa polemica sul ministro della Difesa. Fa sorridere che lo facciate voi e Conte. Perchè quando era presidente del Consiglio non ha venduto le aziende della difesa italiane che producono armi?". Sul significato dell'interrogativo di Meloni, fonti M5s riferiscono che questo andrebbe chiesto alla Presidente del Consiglio.

Meloni: "Imparare da errori pandemia, rilanciare medicina di prossimità"

"Sulla sanità pubblica la sfida ora è superare l'emergenza, recuperare i tempi delle prestazioni, che hanno rallentato parecchio. Imparare cosa non ha funzionato nella gestione della pandemia". Così la premier Giorgia Meloni che, nel corso della replica in Aula al Senato, rimarca come occorra puntare sulla "medicina di prossimità, sulla territorialità e sul ruolo dei medici di medicina generale, coinvolgere le farmacie nell'erogazione di taluni servizi, incentivare la telemedicina. Migliorare la comunicazione tra ospedali e territorio", implementare il "Fascicolo sanitario elettronico. Il diritto alla salute - afferma - è riconosciuto in Costituzione, non è ammissibile vi sia turismo sanitario e bisogna superare le disuguaglianze tra regioni", anche nell'"erogazione dei Livelli essenziali di assistenza".

 

IL DISCORSO INTEGRALE DI GIORGIA MELONI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI: LEGGI IL TESTO

 

LEGGI LA DIRETTA DI IERI ALLA CAMERA E GUARDA LE FOTO DELLA GIORNATA 

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