Politica
Governo Lega, inside choc: "Andare avanti? È molto complicato"
All'indomani del Cdm di fuoco. Chi staccherà la spina dopo il voto?
Di Alberto Maggi
Governo: Salvini, "chiedete a gli amici 5 Stelle" se andra' avanti - "Chiedete agli amici 5 Stelle". Cosi' il vicepresidente del Consliglio, Matteo Salvini, ha risposto a chi gli chiedeva se il Governo andra' avanti dopo gli scontri di questi giorni. "Mi sono impegnato a non rispondere piu' alle provocazioni. Anche oggi - ha spiegato Salvini durante una conferenza stampa al Viminale - ho letto tra le cinque e le dieci dichiarazioni contro di me. I ministri e i deputati della Lega hanno avuto indicazione di non replicare. Per quello che mi riguarda lavorero' per l'Italia nei prossimi anni e spero che anche gli altri vogliano lavorare". |
Governo, Di Maio: stop polemiche, avanti altri 4 anni - "Stop polemiche, il governo va avanti altri 4 anni. Ogni ministro deve pensare a fare il suo e il M5S vuole andare avanti per altri 4 anni. È un esecutivo che può cambiare davvero le cose e noi ci crediamo. Quindi abbandoniamo anche i vittimismi. Non mi è mai piaciuto che tira il sasso e poi nasconde la mano. Io sono sempre stato abituato a metterci la faccia davanti ai problemi. Mettiamocela insieme e cambiamo il Paese". Ad affermarlo è il vicepremier Luigi Di Maio. |
"Ci insultano. Ci minacciano. Ci danno dei ladri. Andare avanti così è davvero complicato. Se il governo resterà in piedi dopo le elezioni europee? La vedo molto, molto dura". Sono le parole, pesanti come macigni, utilizzate da una fonte leghista ai massimi livelli all'indomani del Consiglio dei ministri fiume che ha visto una vera e propria battaglia tra Matteo Salvini, Luigi Di Maio e il Movimento 5 Stelle sul cosiddetto Salva Roma.
"Ufficialmente Matteo (Salvini, ndr) afferma che non vuole la crisi, ma sappiamo che ormai è quasi impossibile andare avanti", continua la fonte del Carroccio. Al di là del caso Siri, con i pentastellati che non indietreggiano di un millimetro sulla richiesta di dimissioni, ci sono troppi temi che dividono la maggioranza. "Va bene la campagna elettorale per il 26 maggio, ma qua ormai è una guerra quotidiana".
Riforma della Giustizia, autonomie regionali, famiglia/aborto, immigrazione e sicurezza, leva obbligatoria, 25 Aprile... gli argomenti divisivi sono troppi, ormai. Senza considerare le spaccature sul futuro dell'Unione europea, con i 5 Stelle che attaccano gli alleati sovranisti della Lega, e soprattutto quella che viene considerata la vera madre di tutte le battaglie, ovvero la prossima Legge di Bilancio.
Come farà il governo a trovare i soldi per sterilizzare le clausole di salvaguardia (quindi non aumentare l'Iva), rifinanziare quota 100 e reddito di cittadinanza (nonostante le risposte inferiori alle aspettative) e varare anche solo il primo step della flat tax tanto cara al Carroccio? "Se litighiamo adesso figuriamoci dopo l'estate sulla Legge di Bilancio", confida un esponente leghista di primo piano. L'unico punto interrogativo, dopo la notte di fuoco a Palazzo Chigi, è chi staccherà la spina all'esecutivo, visto che nessuno vuole restare con il cerino in mano. Ma i possibili incidenti, soprattutto a Palazzo Madama dove la maggioranza è di soli quattro voti, sono praticamente quotidiani.