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Governo, la maggioranza al Senato c'è. Ma è solo relativa,i Sì sono appena 157

Scontata la fiducia per Conte alla Camera, ma a Palazzo Madama i "costruttori" sono pochi. Renzi: "Sotto i 161 voti non è fiducia, ma un arrocco"

Governo, la maggioranza al Senato c'è. Ma è solo relativa, i Sì sono appena 157

La crisi di governo è giunta al momento decisivo, dentro o fuori per il Conte 2. Il futuro dell'Esecutivo si deciderà tra oggi e domani alla Camera e al Senato. Se a Montecitorio i numeri per il premier ci sono, senza il bisogno di "responsabili" da dover convincere, a Palazzo Madama il problema c'è. Può succedere di tutto, - si legge sul Corriere della Sera - visto che la maggioranza viene data oscillante, al momento fra 151 e 157 voti, a seconda delle scelte dei singoli e delle trattative delle ultime ore. Sia il Pd che i Cinque Stelle continuano a fare muro contro i renziani, all’insegna del «mai più» con un soggetto politico considerato «inaffidabile e irresponsabile». Ma nel frattempo si ripetono gli appelli ai cosidetti responsabili del Senato che possono ancora condizionare il futuro politico dell’esecutivo. Due senatori dell’Udc sarebbero in bilico, così come due esponenti di Italia viva.

Ma al Senato, per il momento, - prosegue il Corriere - il gruppo dei renziani continua a rivendicare compattezza. I numeri certi a Palazzo Madama, a quanto emerge anche dopo un vertice di maggioranza con il ministro D’Incà e i capigruppo, parlano di 151 senatori. Ma fra senatori a vita, incerti dell’Udc e di Italia viva si potrebbe arrivare anche a quota 157, addirittura 158. "Il mio obiettivo non è mai stato cacciare Conte ma non sarò compartecipe di disegni mediocri, voteremo le misure che servono al Paese ma non siamo in maggioranza. Se non ha 161 voti al Senato è un arrocco quello di Conte. E ho fatto solo quello che il Pd non ha avuto il coraggio di fare, pur condividendo in privato la mia posizione", sostiene Renzi.