Governo Lega-M5S accordo. Pensioni, lavoro, mini-Bot...: i punti del contratto
Governo Lega-M5S accordo. Ecco cosa cambia con il programma del governo Lega-M5S
Governo Lega-M5S. Affaritaliani.it è in grado di rivelare alcuni dettagli del contratto di governo, come spiegati da una fonte che sta direttamente partecipando alla trattativa per la stesura del programma comune. Primo punto, il JobS Act non verrà abolito. La riforma del mercato del lavoro varata dal governo Renzi resterà in piedi. Confermato anche il bonus di 80 euro al mese fino a 26.600 euro lordi all'anno di reddito. Nessuna reintroduzione dell'Articolo 18 così come era prima della riforma del Pd.
Quanto alla Legge Fornero, il punto principale della revisione sarà il ritorno a quota 100, intesa come somma tra età anagrafica ed età contributiva. Ad esempio, una persona - secondo il contratto Lega-M5S, potrà andare in pensione a 65 anni e con 35 anni di contributi. Poi, a regime, cioè quando il sistema previdenziale sarà interamente contributivo, verrà lasciata massima libertà ai cittadini su quando andare in pensione. Si potrà scegliere, ad esempio, di interrompere l'attività lavorativa a 55 anni con 300 euro di pensione o a 80 anni con 3.000 euro. L'idea è quella di lasciare ai lavoratori la libertà totale di scelta.
Capitolo mini-Bot. Verranno introdotti come pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione fino a 25mila euro, sia per le aziende sia per i privati cittadini. Anche in questo caso ci sarà la libertà di scelta. Un cittadino, ad esempio per i crediti di imposta legati ad una ristrutturazione, o un'impresa, per un credito con la P.A,, potrà scegliere di attendere i tempi dei pagamenti cash da parte dello Stato o ricevere immediatamente il compenso dovuto, o una parte di esso, attraverso i mini-Bot. C'è infine il capitolo autonomia. Piena attuazione del trasferimento dei poteri alle Regioni che ne hanno fatto richiesta, Veneto e Lombardia, e alle altre che ne faranno richiesta. I 5 Stelle però insistono affinché il processo avvenga dopo un referendum consultivo regionale.