Governo Lega-M5S ministri: colpo di scena. Ecco i nomi ministri Lega-M5S
Governo Lega-M5S, Conte al Quirinale a colloquio con Mattarella. Ma per la lista dei ministri c'è da attendere
Governo Lega-M5S ministri squadra pronta. Ha avuto esito positivo l'incontro di venerdì fra Luigi Di Maio, Matteo Salvini e il premier incaricato Giuseppe Conte, che si è tenuto alla Camera. Tanto che lo stesso Conte avrebbe potuto trarne una prima sintesi. Si sarebbe arrivati, infatti, ad avere sul tavolo tutte le proposte di nomi per i relativi dicasteri. Lo scioglimento della riserva da parte di Conte e la presentazione della lista dei ministri avverranno nella giornata di sabato o, al massimo, domenica.
Il presidente del Consiglio incaricato è salito al Quirinale poco dopo le ore 17 e 30 di venerdì per incontrare il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il faccia a faccia è durato un'ora abbondante. Il premier è andato al Colle per riferire informalmente sull'andamento delle consultazioni. Matteo Salvini e Luigi Di Maio durante il vertice a Montecitorio con Conte hanno tenuto il punto, nessun arretramento e nessun piano B: in via XX Settembre l'uomo giusto è Paolo Savona. "Su questo punto anche il premier incaricato Conte è d'accordo", assicura una fonte leghista ai massimi livelli che sta partecipando alle trattative per l'esecutivo. La Lega fa sapere che non cederà su Savona "neanche morti". Il nodo resta il Colle, "il Presidente e il suo staff ritengono Savona una persona con un carattere troppo forte considerando le sue posizioni su euro e Unione europea", spiegavano dal Carroccio all'ora di pranzo. Ma, dopo l'incontro al Quirinale, l'impressione è che la situazione si potesse sbloccare a favore di Savona all'Economia, magari con una sorta di supervisione di Conte che garantisca sulla collocazione europea dell'Italia.
Tramontata l'ipotesi di ministro delle Infrastrutture per Giancarlo Giorgetti. Il numero due della Lega, vera mente politica di via Bellerio, sarà il sottosegretario unico alla presidenza del Consiglio e avrà anche la delega allo Sport. Di fatto, "sarà il premier ombra", scherzano (mica tanto) i parlamentari leghisti. Matteo Salvini confermato al ministero dell'Interno ma, quasi certamente, né lui né Luigi Di Maio saranno vicepremier (carica che non esisterà). Il capo politico dei 5 Stelle occuperà la poltrona di ministro del Lavoro/Welfare e Sviluppo Economico accorpati in un superdicastero. Armando Siri, leghista e padre della Flat Tax, sarà vice-ministro di Di Maio.
Gianmarco Centinaio, capogruppo al Senato della Lega, quasi certamente, sarà ministro del Made in Italy, nuovo dicastero che ingloberà il Turismo e l'Agricoltura. Altro ministero al Carroccio sono gli Affari Regionali, fondamentali per Salvini perché gestiranno il capitolo delle autonomie (Veneto e Lombardia in testa), affidato a Lorenzo Fontana. La veneta Arianna Lazzarini, Lega, guiderà il ministero della Famiglia e delle Disabilità. Alla Giustizia confermato il grillino Alfonso Bonafede. Alla Difesa Elisabetta Trenta, 5 Stelle. Agli Esteri viene dato per certo l'ambasciatore in Qatar Pasquale Salzano. Alle Infrastrutture resta in corsa l'ex parlamentare leghista Giuseppe Bonomi, ma il punto di domanda è ancora d'obbligo. Il grillino Salvatore Giuliano guiderà l'Istruzione, mentre ai Beni Culturali andrà un altro 5 Stelle (Vincenzo Spadafora o Emilio Carelli).