Politica

Meloni in costante contatto con Salvini e Tajani. Le tensioni non mettono a rischio il governo

La premier serena va avanti consigliata dalla sorella Arianna

Di Alberto Maggi

La premier sa che ai primi di aprile ci sarà il congresso della Lega e quindi guarda senza timori particolari all'attivismo di Salvini

Massima serenità a Palazzo Chigi. Fonti di Fratelli d'Italia spiegano ad Affaritaliani.it che la presidente del Consiglio - consigliata sempre dalla sorella Arianna Meloni, a capo dell'organizzazione del primo partito italiano - non è affatto preoccupata per le tensioni nella maggioranza sulla politica estera, in particolare tra Forza Italia e Lega.

E' del tutto evidente - spiegano da FdI - che come già detto più volte la politica estera del nostro Paesi ufficialmente sia rappresentata dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, ma ciò non vieta a un leader politico come Matteo Salvini di muoversi anche sulla scena internazionale come ha fatto con la telefonata con il vice-presidente Usa J.D. Vance parlando anche del conflitto in Ucraina.

Resta il fatto che sono "iniziative personali" e che non impegnano il governo in quanto, come detto, la linea ufficiale viene dettata da Palazzo Chigi e della Farnesina e comunque si rifà alla risoluzione di maggioranza votata alla Camera e al Senato da tutto il Centrodestra la scorsa settimana dopo le comunicazioni di Meloni prima del Consiglio europeo di Bruxelles.

La premier sa che ai primi di aprile ci sarà il congresso della Lega e quindi guarda senza timori particolari all'attivismo del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, consapevole che si tratti di uscite mediatiche servono soprattutto alla base del Carroccio e blindare un congresso che, di fatto, è già blindato e non riserverà alcuna sorpresa (scontata la riconferma di Salvini segretario federale, forse potrebbe esserci la nomina di Roberto Vannacci a vice-segretario per trattenere il generale ed eurodeputato dalle sirene sovraniste di Marco Rizzo).

Meloni - spiegano i suoi - è in costante contatto con i due vicepremier, sia telefonicamente che con incontri personali sia con un fitto scambio di messaggi. E in Fratelli d'Italia sorridono quando leggono le parole di Elly Schlein sul "governo al capolinea" ribattendo che "semmai al capolinea sono le opposizioni e probabilmente la leadership della stessa Schlein nel Pd". Come ha spiegato il portavoce di Forza Italia ad Affaritaliani.it, Raffaele Nevi, "non ci sarà alcun vertice di maggioranza" perché "non serve".

Punto, capitolo chiuso. Da qui al congresso della Lega, probabilmente, ci saranno altre polemiche, uscite magari fuori dalle righe di qualche leghista, ma nulla che possa mettere assolutamente in pericolo la tenuta dell'esecutivo. Questo lo sanno perfettamente anche i politici delle opposizioni, anche se ufficialmente cavalcano i retroscena dei giornaloni che disegnano un Centrodestra lacerato e ormai agli sgoccioli.

La verità, secondo FdI, è che Meloni, consapevole delle differenze che non nascono certo oggi nella sua maggioranza, va avanti serena, forte dei consigli della sorella Arianna, e determinata ad arrivare al termine della legislatura giocando un ruolo di primo piano a livello nazionale, soprattutto come ponte con gli Stati Uniti di Donald Trump soprattutto sull'ipotesi dazi, sia sul fronte interno arrivando al compimento di tutte le principali riforme: giustizia, autonomia, premierato e fisco.

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