Politica
Governo: Meloni, è guerra all'Europa. Veto sul Patto, Mes addio. Inside choc
Opposizioni in difficoltà, come faranno Conte e Schlein a difendere l'austerità per attaccare il governo?
Sarà veto dell'Italia sulla riforma del Patto di Stabilità. Inside
Al termine del Consiglio europeo a Bruxelles Giorgia Meloni è stata molto cauta, abbottonata, quasi democristiana. Sulla riforma del Patto di stabilità "le posizioni sono ancora abbastanza distanti. Io non penso che sia impossibile oggi trovare un accordo, penso che un accordo alla fine si possa e si debba trovare. Ma non potrei dirle che lo abbiamo già trovato". E ancora: "Io ho detto e ripeto, l'ho detto in Parlamento tre giorni fa: l'unica cosa che io non posso fare è dare il mio ok a un Patto che, non io, ma nessun governo italiano potrebbe rispettare".
Ufficialmente la presidente del Consiglio vuole evitare toni sferzanti con i partner Ue, ma fonti ai massimi livelli di governo e magggioranza, non solo Fratelli d'Italia, spiegano ad Affaritaliani.it che a questo punto il veto dell'Italia sulla riforma del Patto di Stabilità "è quasi certo". Prima di Natale ci sarà un altro Ecofin, forse in video-collegamento, e la stessa Meloni ha affermato che non è certo un buon modo per trovare un'intesa. Nonostante la nottata a tre con Olaf Scholz ed Emmanuel Macron le posizioni sono distanti e l'Italia non è in grado di rispettare le norme del nuovo Patto. Almeno al momento e senza dietrofront, improbabili, della Germania e dei Paesi del Nord Europa.
L'unica soluzione, come ha spiegato l'ex premier Mario Monti, è il veto. Poi nel 2024 tornerà il vecchio Patto per-Covid, in assenza della riforma, e l'Italia ovviamente non potrà rispettare ad esempio il criterio principale del tetto del 3% tra deficit e Pil. La contromossa di Meloni è la non ratifica del Mes, che serve soprattutto alla Germania e alle banche tedesche e che non può entrare in vigore senza il via libera di tutti i Paesi dell'Unione. Si va dunque allo scontro con l'Unione europea, un clima incandescente che metterà anche in imbarazzo le opposizioni. I sindacati hanno manifestato contro il Patto Ue a Bruxelles, il M5S è contro il Mes e questa volta per Elly Schlein e Giuseppe Conte sarà dura attaccare la crociata di Meloni e del governo.
Le parole di Matteo Salvini confermano in pieno questo scenario. Riguardo alla ratifica del Mes il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato chiaro dicendo "no" alla ratifica, "è uno strumento inutile. Noi in questo momento fortunatamente abbiamo un sistema bancario ed economico sano. Non vedo perché un precario, un pensionato, un disoccupato italiano debba metterci dei soldi per salvare una banca tedesca". Lo ha dichiarato a margine de "L'Italia dei Si' 2023-2032 - Progetti e grandi opere in Italia e Lombardia", a Mind, Milano Innovation District di Rho.
E ancora Salvini: "È incredibile, dopo una pandemia e con due guerre in corso, parlare di tagli, austerity, taglio del debito, chiusura di aziende, tagli alla scuola e alla sanità. Io mi auguro che i 27 Paesi trovino il modo di crescere. Io cambiarei l'ordine: da 'Patto di Stabilità e Crescita' a 'Patto di Crescita e Stabilità'", ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. "Se ci saranno le condizioni, il governo italiano firmerà. Se sarà una trappola, no. Però non sono io al tavolo e quindi ho piena fiducia sia in Giorgia Meloni che in Giancarlo Giorgetti".