Politica

"Meloni ha zittito Mattarella. Ok Nordio ma...". Ministri, promossi e bocciati

Di Alberto Maggi

Governo, chi vince e chi perde dopo quasi due mesi. Intervista a Luigi Bisignani

Molto bene, invece, Carlo Nordio, ministro della Giustizia. "Tosto e deciso, ma corre un rischio. Laddove non riuscisse a fare ciò che promette, giustissimo, tornerebbe alle sue letture nella laguna di Venezia". E i due vicepremier? "Antonio Tajani è molto bravo e competente, è il miglior ministro degli Esteri per Meloni. Perfetto. Autorevole e non ingombrante". Matteo Salvini? "E' partito con una carica di lavoro esplosiva mettendo mano in 50 giorni a tantissimi dossier fermi da anni. Stia attento al Ponte sullo Stretto, non vorrei che gli crolli addosso. Pensi a come risolvere il problema della vecchia società, prima, semmai. Molto bene invece sul codice degli appalti e sulla questione complessa degli autotrasportatori. E pensi ai viadotti, se vuole un consiglio sincero".

Capitolo Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia, un ruolo chiave... "Benissimo sul fronte dell'Europa e dell'interlocuzione con Bruxelles, come abbiamo visto sulla Legge di Bilancio. Ma lui è il vero motore dell'economia nazionale e delle aziende e su questo sta deludendo. Deve rapidamente mettere mano a Cdp e alla direzione generale del Tesoro, parte molto importante del suo dicastero, come sa benissimo. Se non riparte la politica industriale, non riparte il Paese. E' ora di fare in fretta". Infine, conclude Bisignani, "promosso Matteo Piantedosi, Interno, deciso, bravo e rassicurante. Una scelta sicuramente azzeccata".