Politica

Governo ministri: Salvini, Tajani e... Molti colpi di scena. Nomi. Ultimissime

Di Alberto Maggi

Governo, per Salvini (oltre all'Interno) spunta l'ipotesi vicepremier e ministro degli Affari regionali

Per quanto riguarda Forza Italia la richiesta di Silvio Berlusconi è quella di Antonio Tajani ministro degli Esteri, ma, spiegano fonti qualificate, la premier in pectore avrebbe in mente anche il nome di Elisabetta Belloni (che per qualche ora lo scorso febbraio è stata molto vicina a diventare la prima donna al Quirinale). Se saltasse la Farnesina, per il numero due ci sarebbe il dicastero degli Affari regionali e forse anche il ruolo di vicepremier. Due donne azzurre in corsa per due poltrone chiave: Anna Maria Bernini probabile ministro della Salute mentre la berlusconiana doc potrebbe andare all'Istruzione.

In alto mare, invece, la casella dell'Economia. Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, non sarà probabilmente il prossimo responsabile del Mef. Lo ha dichiarato all'agenzia statunitense Bloomberg una fonte riservata. A rivelarlo alla "persona informata sulla questione", che ha preferito restare anonima, sarebbe stato lo stesso Panetta nel corso di un colloquio privato in occasione della riunione dei ministri delle finanze dell'area dell'euro tenutasi in Lussemburgo ieri. Meloni vorrebbe Maurizio Leo, responsabile del Dipartimento Economia e Finanza di FdI, ma il Presidente Sergio Mattarella potrebbe obiettare che sarebbe meglio una figura con maggiore standing internazionale. A FdI anche il Mise, la Difesa (in corsa Guido Crosetto), l'Ambiente, i rapporti con il Parlamento (Adolfo Urso in pole position) e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio (probabile Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma del partito).

Infine i presidenti di Camera e Senato. In questo caso è stretto il legame con i ministri ("Tutto si tiene", spiegano da Forza Italia). All'ipotesi Giancarlo Giorgetti alla Camera e Ignazio La Russa al Senato si aggiunge anche quella che, laddove Salvini e Tajani non avessero ministeri di peso, Lega e Forza Italia avrebbero le presidenze. In questo caso però probabile Roberto Calderoli a Palazzo Madama e una donna azzurra che verrà indicata da Berlusconi a Montecitorio. In questo caso La Russa entrerebbe certamente nell'esecutivo, o alla Difesa o sottosegretario a Palazzo Chigi.