Politica
Governo, Pd e M5s furiosi con Conte e De Micheli. Ora si teme per l'ex Ilva
La pratica sulla gestione del Morandi ai Benetton è stata fatta in gran segreto. Forte preoccupazione per la situazione dell'acciaieria di Taranto
Governo, Pd e 5s furiosi con Conte e De Micheli. Ora si teme per l'Ilva
Il governo dopo la questione della concessione della gestione del ponte Morandi ai Benetton è in fibrillazione. Pd e M5s non perdonano al premier Giuseppe Conte e alla ministra dei Trasporti Paola De Micheli - si legge sul Corriere della Sera - di aver fatto tutto di nascosto e ora la preoccupazione si sposta sull'Ilva, una bomba pronta ad esplodere. Il presidente del Consiglio è accusato di non aver saputo mediare tra gli alleati per arrivare in tempo a una decisione su Autostrade. La tattica del rinvio, questa volta, non gli ha giovato. "Noi — si è sfogato Zingaretti con i suoi — stiamo sempre lì a puntellare il governo, ma il governo deve fare. Quando dicevo a Conte che dovevamo chiudere tutti i dossier aperti non lo facevo per indebolirlo, bensì perché se non li affronti e risolvi i problemi si ripresentano e nel frattempo sono anche peggiorati. Il segretario del Pd teme infatti che nel volgere di poche settimane possa scoppiare il caso Ilva.
Ira anche sul fronte M5s. Buffagni trattiene a stento la sua rabbia: "Noi siamo stati tenuti all’oscuro di tutto per arrivare a questo risultato inaccettabile", si sfoga con un collega 5 Stelle. Adesso i grillini non intendono lasciare nessuna delega in bianco a Conte: "Ha detto che decide in una settimana? Bene, ma prima ci deve convocare". Questa resistenza del premier a prendere delle decisioni sembra non piacere nemmeno a Luigi Di Maio che confida a un amico: "Non capisco perché Giuseppe non chiama attorno a un tavolo tutti i leader della maggioranza. Per sciogliere finalmente i nodi, che altrimenti si aggrovigliano di più".