Politica

Governo, questa Destra italiana di sociale non ha più nulla: ecco perché

di Paolo Oddi

Questa Destra, se fosse stata intelligente ed umile, non avrebbe dovuto fare nulla a livello ideologico e politico

L’ennesima conferma che gli attuali partiti e leader sono “fuori dal mondo” e ormai al capolinea 

Sono sempre convinto che non si debbano mai giudicare le persone ma, il sistema che ha permesso che tutto ciò accadesse. Però ad oggi, non si può non pensare che questi partiti e i loro leader siano fuori dal mondo reale. Credo che quando si afferma che “ questi politici non hanno né arte né parte” sia una cruda e verità. Ma io aggiungerei di più: non è solo il grande problema di avere come rappresentanti persone che non hanno mai contribuito con un loro proprio mestiere o professione alla crescita nazionale ma, soprattutto, il modo in cui fanno politica. Insulti, accuse, non accettare critiche, dare continuamente colpe agli altri, non avere nessuna idea di sviluppo ed altro, sono chiari sintomi di persone che non hanno una minima idea di come si dovrebbe rappresentare, gestire e modernizzare una nazione.

LEGGI ANCHE: Governo: Meloni, è guerra all'Europa. Veto sul Patto, Mes addio. Inside choc

Personalmente, per le mie idee e convinzioni di come gestire una nazione, sono stato sempre un centista moderato che guardava a destra ma, a malincuore, sto constatando che come organizzazione, scelta dei ministri,progetti ed opere compiute,sia il peggiore governo di centro destra degli ultimi trent’anni e forse uno dei peggiori della storia repubblicana.

Persone poste a dirigere ministeri e politica nazionale senza una motivazione, senza un’esperienza tangibile nel settore, alcuni in attesa di processi e tanto altro. Norberto Bobbio diceva che “ il Parlamento è lo specchio del popolo “ma io mi rifiuto , da italiano, liberale e repubblicano, di pensare che la maggior parte degli italiani sia cosi o addirittura voglia questo tipo di rappresentanti in Europa e nel mondo. Il sistema di governare, organizzare e dirigere di questi partiti, e dei suoi leader, è chiaro a tutti che ormai è al capolinea. Inutile stupirsi se nessuno va più a votare; non c’è più fiducia in partiti e personalità che non hanno una “mission” chiara di crescita, legalità e dignità dell’intero popolo italiano nel medio-lungo periodo.

Gianfranco Fini, che a mio modesto parere, politicamente parlando è stato uno dei più grandi leader degli anni duemila, aveva tracciato una via nuova ed accettabile: la destra sociale che si allontanasse definitivamente da idee e sentimenti di quel mondo fascista che ci ha affossato, con la dittatura e la disfatta nazionale,e guardasse alla democrazia, al rispetto della Costituzione, alla dignità, alla vera giustizia nei tribunali e al benessere dei cittadini.

Questa Destra, se fosse stata intelligente ed umile, non doveva fare nulla a livello ideologico e politico, perché il suo grande predecessore aveva già tracciato la via vincente; doveva solo seguirla e fidarsi. Invece no: l’hanno calunniato, hanno stravolto la sua importante idea di destra riformatrice e si sono inventati il nuovo partito perché si sentivano più bravi. Che questa destra abbia avuto una congiunzione astrale incredibile è chiaro: dal rimanere sempre all’opposizione mentre tutti i premier precedenti clamorosamente fallivano, la scomparsa di un pilastro ingombrante come Berlusconi, l’ultima speranza degli italiani dopo averli provati tutti i partiti.

Ma una fortuna guadagnata cosi dura poca. Invece, la fortuna che dura tanto, è quella costruita con la fiducia, il rispetto del popolo e degli altri, con l’attuazione di progetti seri per la giustizia e la dignità di tutti. Se un partito vince con queste idee e convinzioni, sicuramente la sua fortuna durerà a lungo perché costruita su concetti solidi e non alla difesa di propri benefit e poltrone pagate dai contribuenti e cittadini. Si aspetta, allora, un leader e movimento nuovi che diano una chiara idea di paese e di sviluppo sociale ed economico, in attesa che questa Destra italiana finisca a breve il suo corso di governo.