Politica
Governo, rimpasto pronto. I nomi. Così si sdoppiano i ministeri
Al Mit verso il tandem Delrio-Buffagni. Turismo e Agricoltura ai Responsabili. I Pd Marcucci e Orlando a Lavoro e Ambiente e il M5s Cancelleri al Sud
Mentre nell’Aula della Camera è risuonato forte e chiaro, durante il suo discorso sulla fiducia, l’appello rivolto da Giuseppe Conte a liberali, popolari e socialisti per un “appoggio limpido” al governo, fondato “sulla convinta adesione a un progetto", andando ad arricchire così la “solida base” che, al momento, il premier ha circoscritto a Pd, M5s e Leu, non è stato un passaggio secondario neppure quello in cui il presidente del Consiglio ha preannunciato alle forze di maggioranza la volontà di rafforzare la squadra dell'esecutivo. Non c’è, infatti, solo la delega all’Agricoltura che Conte, come per quella ai Servizi, ha già detto di non voler tenere e che, nell’eventualità in cui prendesse corpo l’operazione Responsabili, potrebbe essere destinata ad uno di loro. Fonti di maggioranza incrociate da Affaritaliani.it, in effetti, raccontano che prende sempre più corpo la strada degli sdoppiamenti di alcuni ministeri. “E’ il caso del Mit - spiegano -. Questo Ministero potrebbe appunto essere sdoppiato in favore di Graziano Delrio, in quota Pd e al posto di Paola De Micheli, e di Stefano Buffagni, in quota M5s e già viceministro al Mise”. Ma non è l’unico dicastero, si vocifera, cui toccherebbe questa sorte, previo naturalmente un intervento legislativo (un decreto) per superare il tetto fissato dalla legge Bassanini. “Sempre in quota Responsabili, un’altra ipotesi in campo sarebbe quella di svincolare il Turismo dai Beni e le Attività culturali, per esempio”. Ma si ragiona pure su un ministero ad hoc per le Politiche giovanili, sganciandole appunto dallo Sport, deleghe al momento nelle mani di Vincenzo Spadafora.
E chi sono i maggiori “indiziati” per questo tagliando? A detta di un insider, “per il M5s, oltre a Buffagni ci sarebbe anche Giancarlo Cancelleri, attuale viceministro ai Trasporti, mentre per il Pd, oltre a Delrio, i nomi in pole position sono quelli di Andrea Orlando e Andrea Marcucci”. In maggioranza il ragionamento sarebbe il seguente: l’attuale presidente dei senatori Pd Marcucci potrebbe prendere il posto della Cinque stelle Nunzia Catalfo al dicastero del Lavoro. Ma il M5s andrebbe ad occupare la casella del ministero del Sud: “Cancelleri entrerebbe al posto di Provenzano. Un’ipotesi - spiegano ad Affari - plausibile se dovesse entrare Orlando nella compagine di governo, dal momento che l’attuale ministro del Sud è molto vicino al vicesegretario del Pd”.
E Orlando, appunto? Fonti vicine al dossier danno molto basse le previsioni che lo vedrebbero in via Arenula al posto dell'attuale guardasigilli Alfonso Bonafede. E’ vero che a livello parlamentare, sia tra le fila Pd che tra quelle M5s, il pressing è molto forte nei confronti del ministro della Giustizia, così come nei confronti del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, ma entrambi gli esponenti pentastellati, a quanto apprende il nostro giornale, sarebbero “blindati dai vertici del Movimento”. Se così fosse, però, per Orlando potrebbero aprirsi le porte del ministero dell’Ambiente, “un dicastero - ragiona una fonte di maggioranza con Affari - destinato ad avere sempre maggiore peso con i progetti del Recovery plan”.