Politica

Governo, rumors: è al capolinea. Oggi il giorno della verità Renzi-Conte

Il leader di Italia Viva non arretra: "Il premier non è all'altezza del difficile momento che sta attraversando il Paese"

Il governo Conte 2 è giunto al capolinea. Come ha anticipato ieri Affaritaliani.it, lo ha deciso Matteo Renzi, che oggi subito dopo il sì al Recovery Fund farà dimettere le sue ministre Bellanova e Bonetti, oltre al sottosegretario Scalfarotto. "Io — ha spiegato ieri ai suoi — non voglio bloccare niente. Capisco che qualcuno vorrebbe farmi fare la figura dell’irresponsabile, ma si sbaglia di grosso. Quando arriverà il testo lo valuteremo e decideremo se astenerci o votare a favore in Consiglio dei ministri, perché prima di tutto viene l’interesse del Paese, ma subito dopo faremo quello che dobbiamo fare".

Le pressioni sull’ex premier in queste ore - si legge sul Corriere della Sera - sono molte: "Mi hanno offerto di fare il ministro degli Esteri", sorride il leader di Italia viva. E aggiunge: "Ma ovviamente gli ho detto di no, perché non mi interessano le poltrone, anche se non lo hanno capito. Di me, per la verità, non hanno compreso niente, pensano che poi mi tirerò indietro, però non è così". Il leader di Italia Viva non arretra: "Il premier non è all'altezza del difficile momento che sta attraversando il Paese".

Chi ha parlato con l’ex presidente del Consiglio in questi giorni - prosegue il Corriere - lo ha sentito molto determinato. E, del resto, i suoi gruppi parlamentari sembrano più compatti di quanto ci si potrebbe aspettare. Soprattutto ora che lo spettro del voto anticipato non c’è più, dal momento che anche i deputati e i senatori del Partito democratico hanno fatto sapere ai loro vertici di non essere favorevoli a un’ipotesi di questo genere.

"Io non indietreggio di un passo", continua a rassicurare Renzi quando parla con i suoi. Ma è la partita che si aprirà dopo la più delicata. L’ex premier potrebbe alla fine anche accettare il Conte ter, perché potrebbe considerarlo un suo successo, giacché l’attuale premier dovrebbe recarsi al Colle e dimettersi, proprio come chiede Italia viva.