Politica

Governo Salvini. Nei piani della Lega non c'è più Berlusconi. Silvio liquidato

Alberto Maggi

Lega, Salvini: "Non ci sarà alcuna crisi di governo"

"Non ci sarà alcuna crisi di governo, quindi non mi pongo il problema. Un conto sono le scelte locali, un altro le scelte nazionali: non c'è nessun sondaggio, neanche quello più allettante, che mi possa spingere a far cadere questo governo. Ho una parola sola". Lo afferma il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini a "Porta a Porta", commentando le parole di Silvio Berlusconi. Nei piani della Lega, Regionali in Abruzzo e in Sardegna a parte, gli azzurri sono ormai un lontano ricordo. Appartengono a quello schema vecchio del Centrodestra di bossiana memoria che il 4 marzo non è stato in grado di conquistare la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento e che in Via Bellerio hanno ormai archiviato definitivamente.

Il futuro, nei piani di Salvini e Giorgetti, è formato da un'ipotesi principale e una subordinata ma in nessuna delle due viene contemplata Forza Italia. Anche perché ormai, a parte il caso della Prestigiacomo e della Sea Watch che ha fatto sorridere molti leghisti, gli azzurri vengono visti molto (troppo) vicini al Partito Democratico, specie quello renziano. Per il Carroccio attualmente c'è solo il governo con i 5 Stelle, seppur con tutte le difficoltà che conosciamo, dalla Tav alla richiesta di autorizzazione per il ministro dell'Interno sulla Diciotti. Troppi i provvedimenti in Parlamento cari al Carroccio - quota 100, autonomia regionale, legittima difesa - per mandare tutto all'aria. E comunque, anche se dovesse aprirsi una crisi, magari dopo le Europee (molto dipenderà dai risultati elettorali e dalla tenuta del M5S), l'alternativa per Salvini e Giorgetti non è Forza Italia bensì il nascente movimento sovranista/conservatore della Meloni. D'altronde il capogruppo Romeo ha liquidato la proposta di Berlusconi con undici parole e anche questa, da sola, è una notizia.