Governo, Salvini vince nella lotta dei 4 leader. In 2 mesi sempre più popolare
Il leader della Lega esce trionfante dai sessanta giorni di stallo, superando in popolarità i rivali ed eclissando il vincitore delle elezioni
Silvio Berlusconi. Luigi Di Maio. Matteo Renzi. Matteo Salvini. Un elenco alfabetico che non coincide con la classifica di popolarità dei quattro leader politici, la sfida tra i quali ha infiammato i due mesi di stallo trascorsi dopo il voto del 4 marzo scorso. Ma in sessanta giorni molto è cambiato, e il consenso dei quattro attori di questa pièce politico-istituzionale ha subìto variazioni di nota.
Iniziamo da Silvio Berlusconi. Il Cavaliere, ottantuno anni, Highlander della politica italiana, ha sferrato qualche bel colpo durante i sessanta giorni di stallo. Peccato siano stati più altro colpi mediatici, che hanno senz'altro palesato la sua grinta imperitura e la sua sovrumana resilienza ma che, istituzionalmente parlando, non gli hanno fatto strappare un granché.
Nei due mesi di crisi, Berlusconi porta senz'altro a casa la presidenza del Senato con la sua fida Casellati seconda carica dello Stato, Forza Italia ha retto certamente in Molise superando la Lega, che tuttavia ha surclassato Forza Italia in Friuli Venezia Giulia, ridimensionando i rapporti di forza in seno alla coalizione a favore di Matteo Salvini.
Le feroci invettive contro il M5s, se da un lato gli hanno attirato le simpatie degli antigrillini, dall'altro sono parsi "capricci" e ostacoli alle aperture del suo alleato Salvini. A conti fatti, dai sessanta giorni di stallo, il Cavaliere esce dunque senza infamia e senza lode, meno ammaccato di altri leader ma non da protagonista principale com'era abituato fino a qualche tempo fa. Che nasconda altre frecce al suo arco, e che tenga il meglio per ultimo? Si vedrà.
(Segue...)