Politica
Grillo ne sgancia una delle sue: "Essere offline è diventato un lusso moderno"
Il cofondatore e Garante M5s si sfoga sul suo blog: "Le reti digitali stanno diventando sempre più sovraffollate"
Beppe Grillo spiazza tutti sul blog: "La maggior parte delle persone non sa fare una pausa dai social"
Beppe Grillo, un pò a sorpresa considerando lo spazio che la vita online ha avuto nel suo percorso politico, tesse dal suo Blog le lodi della "disconnessione" e dedica un ampio spazio a un'analisi sulle reti digitali che, annota, "stanno diventando sempre più sovraffollate".
"Le persone sono sempre online e ogni giorno sembra che ci siano meno posti in cui si può davvero disconnettersi ed essere soli. Essere in grado di essere raggiunti sempre indipendentemente dalla propria posizione potrebbe sembrare utile per alcuni, ma sempre più persone stanno scoprendo che essere offline è diventato un lusso moderno" si legge in apertura del Blog del cofondatore e Garante M5s.
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"Molti esperimenti vengono condotti utilizzando droni e satelliti per rendere il mondo sempre più connesso. L’obiettivo è raggiungere la connettività totale. Ma cosa significherà esattamente se questo diventasse realtà? Quale sarà la posta in gioco? Tutta questa connettività non ha migliorato affatto la comunicazione tra le persone. Sembra che più ci scambiamo messaggi, più diventano banali le nostre interazioni. Alcuni anni fa, molti educatori credevano che sarebbe stata una grande idea consentire agli studenti di portare computer e cellulari in classe per l’uso durante le lezioni. Tuttavia hanno rapidamente scoperto che ciò stava effettivamente rendendo gli studenti più distratti e impedendo loro di interagire e partecipare. Ora molti chiedono agli studenti di depositare i loro telefoni e tablet. Questo li costringe a prestare attenzione gli uni agli altri e ad imparare gli uni dagli altri. La ricerca ha dimostrato che un notebook aperto in una classe crea un cerchio di distrazione attorno a quel notebook aperto. Non solo per il proprietario del notebook ma anche per coloro che siedono nelle vicinanze.
In un sondaggio l’89% delle persone negli Stati Uniti ha ammesso che nella loro ultima interazione sociale non ha messo via il telefono. Ciò significa che non erano completamente coinvolti con le persone con cui trascorrevano del tempo. (Questo atteggiamento si chiama Phubbing). Ironia della sorte, molte persone che utilizzano alta tecnologia in realtà iscrivono i loro figli nelle scuole con programmi che coinvolgono pochissimo o assolutamente nessuna tecnologia. Ma il punto non è davvero quello di scollegarsi completamente dalla rete, perché non c’è nulla di sbagliato nella tecnologia, il punto è che la maggior parte delle persone non sembra sapere quando fare una pausa.
C’è un gruppo crescente di persone che vogliono staccare la spina di tanto in tanto, che scelgono di disconnettersi e sono disposti a pagare un prezzo elevato per questa libertà da Internet. Per questo nel mondo stanno nascendo sempre più hotel “Digital Detox”, senza il wifi. In Brasile c’è una marca di birra che fa pubblicità con un frigorifero che blocca i segnali degli smartphone, così come un bar, sempre in Brasile, che utilizza bicchieri che si reggono solo se posizionati sopra i cellulari, contro i clienti antisociali. A New York, lo scorso anno, un gruppo di ragazzi ha creato il Luddite Club, un club in cui per poter accedere non si deve fare uso di smartphone e social network.
Nel 2016 invece è stata progettata un’app che rende visibili i luoghi privi di segnale. L’app White Spots App mostra le centraline dei telefoni cellulari che comunicano tutto il giorno con i nostri smartphone e tablet. Le aree con servizio Internet e copertura del telefono cellulare sono mostrate in nero sulla mappa del mondo dell’app. I punti bianchi sono le aree in cui non è ancora disponibile un servizio Internet. Le persone cercano deliberatamente quei punti bianchi. Provatela, potete scaricarla dal google play store o app store. E proprio da questa idea è stato realizzato un documentario intitolato appunto “Offline is the new luxury” di Bregtje Van der Haak, che utilizza questa app girando il mondo e incontrando le persone che vogliono mantenere il controllo della loro connessione alla rete digitale.