Politica

Grillo, post omofobo contro Vendola. Nel mirino la sua pensione

"Alla veneranda eta' di 57 anni e con 10 anni di contributi versati come governatore, Baby Vendola va in pensione. Con 5 mila euro al mese di vitalizio". Lo scrive Beppe Grillo su twitter.

Grillo lancia l'hashtag 'baby Vendola' e poi sul suo blog aggiunge: "Dopo anni di lotte a favore dei lavoratori passati tra i banchi di Montecitorio e la buvette della Camera, dopo migliaia di chilometri macinati nelle auto blu finalmente il compagno Vendola e' giunto alla pensione. Alla veneranda eta' di 57 anni e dopo ben dieci anni di contributi versati come governatore della Puglia Baby Vendola, si trova ora a dover vivere con soli 5.618 euro lordi al mese". "Avrebbe dovuto averli tra tre anni - prosegue il leader M5S - ma fortunatamente grazie a una legge regionale gli e' stato possibile cominciare ad incassare subito. Con una pensione da fame come questa arrivare a fine mese sarebbe difficile per Baby Vendola, se non avesse anche un assegno di fine mandato di 198.000 euro dopo dieci anni come governatore della Puglia. I lavoratori che hanno votato Baby Vendola per anni gli augurano la migliore vita possibile, in attesa della loro pensione minima a 66 anni o con 42 anni di contributi".

Capita spesso agli hashtag di Grillo che come altri leader politici ritwitta tutti quelli che iniziano a seguirlo nella campagna social. In questo caso senza neppure troppi filtri, tanto che sono passati alcuni post non solo duri, ma dai risvolti anche omofobi. Come quello, poi cancellato, di @comehellas "«Noi ci rompiamo il c... fino a forse 63 anni di operato, mentre c’è chi si gode a farsi rompere il c..!»" a cui avevano fatto seguito numerose critiche allo stesso leader pentastellato per avere di fatto avallato il messaggio. O quelli, rimasti, che giocano un po’ di striscio sull’omosessualità di Vendola definendolo un pensionato "diverso". O, ancora, quelli che richiamano un noto adagio, sempre a sfondo omofobo nella versione originale, sottolineando che "sono tutti comunisti con i contributi degli altri". Immancabili poi i fotomontaggi e gli sfottò, dall’ex governatore ritratto in versione bebè ai cartelloni elettorali ritoccati.

Anche Alessandro Di Battista, deputato del M5S e membro del direttorio del Movimento, si è sfogato con un tweet chiuso da un laconico "Toh, i comunisti!"

 "Se fossi ricco come Beppe Grillo volentieri rinuncerei al vitalizio. Sono stato eletto deputato in cinque legislature e presidente di regione per due legislature e tutti sanno che non mi sono arricchito e che non ho rubato". Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta', replicando al leader del partito M5S. "Sono orgoglioso del fatto - prosegue Vendola - che la mia sia l'unica regione non coinvolta in rimborsopoli. Il mio partito si e' battuto sempre e in ogni sede contro tutti i privilegi. La Puglia ha abolito i vitalizi a partire dal 2013. Ricordo a tutti, pero', che il trattamento economico degli eletti nelle istituzioni, cio' che oggi appare appunto come privilegio, e' stato concepito come una barriera alla corruzione degli stessi: ora vedo che il mio vitalizio fa piu' scandalo delle tangenti a Galan!" "E osservo con tristezza il fatto che ai comici miliardari - insiste Vendola - continua a dare scandalo pure il mio orecchino? Credo che si capisca quanto questa effervescente polemica contro di me sia null'altro che l'ennesimo linciaggio di chi pensa che la lotta politica non sia combattere le idee, ma denigrare le persone". "Faccio politica ormai da oltre quarant'anni e devo dire che l'unica cosa a cui non mi rassegno - conclude Vendola - e' la barbarie".