Politica
Israele, Bobo Craxi contro la sorella: "Con Hamas bisogna dialogare"
L'ex sottosegretario agli Esteri: "Bisogna parlare pure con il diavolo: nei conflitti si tratta. Come fece mio padre con Gheddafi, fu lui a salvarlo"
Guerra Israele, Bobo Craxi: "Mia sorella sbaglia. Io non sto al guinzaglio del Cdx, ragiono con la mia testa"
La guerra tra Israele e Hamas fa scoppiare anche una "battaglia" dialettica in famiglia. Bobo Craxi attacca sua sorella per Stefania. "La posizione di mia sorella contiene degli evidenti svarioni. Dire "il contesto è cambiato” (rispetto agli anni Ottanta quando Bettino Craxi legittimava anche la lotta armata di Arafat e dell’Olp per avere un interlocutore palestinese, ndr) non significa non rilevare l'assunto principale: la questione persiste. Non è che la Palestina oggi - spiega Bobo Craxi a Il Fatto - sia uno Stato come era nella Road Map degli accordi di pace. L’indebolimento palestinese non è "colpa dei palestinesi" e della guerra contro Saddam. Secondo: l’Italia non fa nulla da un decennio. Io non sto al guinzaglio del centrodestra italiano. Ragiono con la mia testa. E l’interesse nazionale si persegue non entrando in frattura col mondo arabo. Anche in Europa ci sono diverse sfumature. Per quanto si capisce che ci sia una debolezza e irrilevanza di fondo".
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Bobo Craxi torna su fatti storici che riguardano il padre. "Quando decisero di eliminare Gheddafi, - svela a Il Fatto - diversi governi dell’area mediterranea negarono il sorvolo agli aerei Usa che dovevano eliminare il capo dello Stato libico (con un missile su Tripoli, ndr). Dovettero fare un giro più largo. E questo diniego fu riferito al Colonnello che ebbe il tempo di sottrarsi all'attentato. Furono mandati emissari a informare Gheddafi e quegli emissari li mandò mio padre Bettino. Siamo un Paese che vive nel Mediterraneo: abbiamo l’obbligo di cercare nostre e altrui sicurezza e pace. Ma si scambia per equidistanza o cerchiobottismo una ragionevole postura politica. Parlare, convincere la posizione più lontana da te non significa condividerla. Hamas nella sua posizione omicida si è condannato al suicidio e quel che è peggio alla prosecuzione del dramma del popolo di Palestina. In guerra si tratta anche col diavolo".