I Cinque Stelle sbraitano inutilmente contro il Rosatellum 2.0
Non solo la Raggi e l'Appendino, ma anche le seconde linee come De Vito hanno responsabilità
I Cinque Stelle strillano e sbraitano contro il Rosatellum 2.0 approvato dai due rami del Parlamento.
I Cinque Stelle, si sa, hanno fatto la loro fortuna politica e elettorale grazie all’eterno populismo degli italiani, quegli stessi che sbraitano come dannati nelle riunioni condominiali, basta ascoltare Grillo o la Taverna per rendersi conto di questo.
Naturalmente, questa tattica fuzniona da migliaia di anni, e già Platone se ne accorse nella sua opera la Repubblica da cui Scalfari si fregò ingiustamente il titolo illuminista, rovinando il concetto.
Il Rosatellum è un sistema elettorale che penalizza chi non vuole fare coalizioni e per questo è osteggiato da Grillo che invece vorrebbe portare l’Italia nel baratro, come è già successo con Roma e Torino, da solo; si noti, fra l’altro, che il Rosatellum 1.0 estivo fu fatto formalmente con l’avallo del M5S che poi, come al solito, tradì la fiducia di chi gliela aveva concessa impallinandolo nelle votazioni ed ora si lamentano.
E a questo che ci ha portato la cosiddetta Seconda Repubblica molto ma molto peggio della Prima, in cui almeno c’era un vero Stato sociale funzionante e chi non ce la faceva era aiutato e non tartassato dalle Istituzioni come avviene ora.
I Cinque Stelle non ne stanno azzeccando più una da molto tempo e le prove amministrative stanno impietosamente mettendo a nudo i loro terribili limiti e non si pensi che sia solo colpa della Raggi o della Appendino, anche le seconde linee, come Marcello De Vito, presidente della Assemblea capitolina a Roma che sornionamente osserva sperando di trarre vantaggio politico dalla caduta verticale della Sindaca di Roma che gli “soffiò” il posto nelle comunarie, hanno la loro responsabilità.
Infatti non si può urlare contro le pratiche della vecchia politica e poi avere la compagna (molti media riportano moglie), Giovanna Tadonio, assessore remunerato M5S nel III Municipio e la sorella, Francesca De Vito che ha partecipato alle “regionarie”.