Politica
Stati Generali, Centrodestra compatto: "Non ci andremo"
Forza Italia si allinea alla Lega e a Fratelli d'Italia
Il centrodestra e' compatto sul 'no' alla partecipazione agli Stati generali organizzati dal governo a Villa Pamphili. E' quanto stato fatto trapelare da tutti e tre i partiti, mentre e' ancora in corso il vertice tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia - si precisa - hanno ribadito di essere pronti a confrontarsi con il governo in qualsiasi momento, ma soltanto in occasioni e sedi istituzionali.
La piu' critica nei confronti dell'iniziativa del presidente del Consiglio, nelle ultime ore, e' stata la leader di FdI. "Ci piacciono poco le passerelle, gli Stati generali a casa nostra sono il Parlamento della Repubblica. Un vero confronto parte da come si spendono questi 80 miliardi di euro, autorizzati con lo scostamento di bilancio", ha detto ieri Meloni. "Non e' normale che si metta continuamente la fiducia mentre si dice che ci si vuole confrontare con le opposizioni. Poi si convocano gli Stati generali per sapere cosa pensiamo: noi non vogliamo parlare di cosa si deve fare tra uno, due mesi. Noi vogliamo discutere di questo provvedimento". Critico anche Salvini, che pero' ieri, in un'intervista, aveva anticipato di essere pronto, da "persona educata", ad andare a Villa Pamphili. "Piu' che sfilate e passerelle servono risposte concrete. Archistar? Persone famose? Ma migliaia di gente non ha lavoro. Al governo chiedo piu' sostanza e meno forma", ha poi aggiunto oggi il segretario leghista. Dalla Lega spiegano che la linea e' stata "condivisa da tutti". Un conto e' un invito ufficiale, come avvenuto nei precedenti tre incontri a Palazzo Chigi - si sottolinea -, un altro un invito per quella che sembra una "passerella del premier". "Non c'e' alcuna frizione nella coalizione", si precisa. E' pur vero che ieri, intervenendo in tv, Silvio Berlusconi aveva assicurato: "Parlero' con i nostri alleati, sono sicuro che si debba andare". Il presidente di FI - viene spiegato - ha comunque detto che avrebbero deciso oggi con gli alleati ed e' stato deciso il 'si'' al confronto e alla condivisione delle proposte ma nelle sedi istituzionali.
Stati Generali, Meloni: non partecipiamo a passerelle - Il centrodestra è pronto al confronto con il governo ma chiede avvenga "in Paramento". Giorgia Meloni lo dice ai giornalisti al termine del vertice della coalizione. "Siamo sempre disponibili al confronto col governo, ma su questi stati generali c'è un problema di metodo e uno di merito". "Il problema di metodo - spiega - è che per noi gli 'Stati generali' sono il Parlamento della Repubblica, se ci si vuole confrontare con noi lo si fa nelle sedi istituzionali, noi non partecipiamo a passerelle nelle ville". Ha aggiunto la leader di Fdi: "E poi il problema di merito: in queste ore la camera discute il Dl rilancio, cioè come spendere 55 miliardi di euro che insieme ai 25 miliardi dell'altro decreto ipotecano il futuro per qualche anno. Con noi di questo si deve parlare, di questi 80 miliardi di euro. Parlare di altro per ora non ci interessa".