Politica
Il governo fa muro: nessun caso su Giorgetti
Il governo fa muro attorno a Giancarlo Giorgetti. Il sottosegretario leghista alla Presidenza del Consiglio, spesso finito nel mirino degli alleati del Movimento 5 stelle, quantomeno nei retroscena di stampa sul governo, stavolta sarebbe accusato di essere il mandante dietro l'inciampo di martedi' sull'emendamento al ddl anticorruzione. Non e' la prima volta che Giorgetti e' preso di mira. A meta' ottobre fu scritto che era sua la "manina" cui alludeva Luigi Di Maio quando scoppio' il caos sul decreto fiscale. Ma stavolta il capo dei 5 stelle ha smentito le ricostruzioni di stampa di accuse da parte M5s, difendendo il 'Richelieu' leghista.
Mentre a Montecitorio, conversando in mattinata con alcuni giornalisti dei quotidiani, Giorgetti e' sembrato dare poco peso al tema. "Secondo voi, con tutto quello che c'ho da fare, mi metto qua a far scoppiare una crisi?", ha detto, ridendo, ai cronisti. In aula per la discussione del ddl, non e' passata inosservata la sua decisione in un primo tempo di sedersi tra i banchi della Lega e non in quelli del governo (posto cui e' tornato a occupare al suo rientro in aula). A difesa del suo vice e' intervenuto Matteo Salvini. "Non c'e' nessun tema Giorgetti nel governo - ha affermato il ministro dell'Interno - Non ci interessano le chiacchiere, il governo e' compatto per risolvere i problemi del Paese". Poco prima anche Di Maio aveva negato accuse al sottosegretario. "Smentisco le accuse del Movimento nei confronti del sottosegretario Giorgetti, che vedo in questo momento anche nell'occhio del ciclone forse perche' sta dando fastidio a Malago' e al Coni", aveva sostenuto il capo politico del M5s. Stamane, parlando dell'episodio "singolo e circostanziato" sul ddl anticorruzione, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva definito come "molto buoni" i rapporti tra i due alleati di governo M5s e Lega. "Nel segreto della votazione si possono creare situazioni di imprevedibilita'. Ma non c'e' nessun disaccordo tra alleati", aveva detto Conte.
Fonti di Palazzo Chigi poi riferiscono che il premier non solo smentisce tensioni ma e' fermo nel difendere l'operato del suo sottosegretario. "I retroscena pubblicati da diversi quotidiani su liti furibonde all'interno della maggioranza e notti passate a investigare su presunte congiure orchestrate da Giorgetti sono assolutamente privi di fondamento", ha affermato, in una nota il capogruppo M5s alla Camera, Francesco D'Uva. "Quello che e' accaduto in aula con il voto sul ddl anticorruzione e' un fatto sicuramente grave, ma non e' possibile usare un incidente di percorso parlamentare, al quale abbiamo gia' trovato il modo di rimediare, per costruire la fantasiosa ipotesi di un complotto da parte della Lega. Quelle scritte sui giornali sono solo falsita'".