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Il partito popolare dà le carte in Europa. Weber: "Afd neonazista e Salvini.."

L'affondo a tutto campo del presidente del Ppe, Manfred Weber

Manfred Weber: "AfD neonazista e Salvini l'ha aiutata. Fdi..." 

Il partito popolare dà le carte in Europa. Il presidente del Ppe, Manfred Weber, in un'intervista al Corriere della Sera appae categorico: "Salvini ha contribuito al processo di crescita dell'Afd in Europa e Germania e ora è sempre più isolato in Ue". Mentre su Schlein dichiara: "Il Pd ha votato contro l'accordo sulla migrazione insieme a Afd e Le Pen. Torni ai compromessi in Ue". E su Meloni: "Il governo italiano è un partner affidabile": Ecco l'intervista rilasciata al Corriere della Sera. 

«L’Europa si trova a una svolta storica e gli elettori devono rendersi conto che nulla è automaticamente garantito». Il tedesco Manfred Weber è presidente del Partito popolare europeo e capogruppo del Ppe al Parlamento europeo. In questi anni ha lavorato a Bruxelles a stretto contatto con il leader di Forza Italia Antonio Tajani per tenere legato il governo di Roma all’Europa e al Ppe, nonostante le pesanti critiche del presidente della Baviera Markus Söder dopo le elezioni italiane del 2022. Quali sono le priorità del Ppe per i prossimi 5 anni? «[…] Per il Ppe ci sono due priorità. La prima è l’economia. […] preservare la competitività, rafforzare la nostra industria, riportare posti di lavoro in Europa e garantire un reddito dignitoso per le persone. La seconda priorità è la sicurezza. La minaccia della Russia è reale. Mercoledì ero in Finlandia: la Russia ne sta mettendo in discussione il confine, anche con la Lituania. Dobbiamo rafforzare la difesa europea, mettendo insieme gli eserciti nazionali e sviluppando l’industria per mantenere la pace in Europa, per essere così forti che nessuno pensi più di attaccarci».

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L’immigrazione è un tema controverso. Il Ppe a favore del «modello Ruanda»? «Il Ppe è un partito di valori. Ciò significa che ogni persona che arriva sul suolo europeo è un essere umano e va rispettata la sua dignità. Siamo per il diritto d’asilo e il rispetto della Convenzione di Ginevra per i rifugiati. Ma alla frontiera esterna dell’Ue, in Italia, in Grecia e anche in Finlandia, vediamo che la maggioranza delle persone che arrivano sono migranti economici illegali. […] sono gli Stati a decidere chi arriva in Europa e non i trafficanti. Ora si tratta di attuare questo accordo con fondi europei.

Gestire la migrazione è fondamentale. Sono rimasto sorpreso nel vedere che il Pd ha votato contro l’accordo sulla migrazione, insieme all’Afd e al partito di Le Pen. Servono partiti e politici pronti ad accettare il compromesso a livello europeo per risolvere i problemi. Il mio è anche un invito in particolare al Partito democratico: per favore, tornate a un approccio di compromesso serio».

Resta aperta la porta all’alleanza con S&D e liberali? «Secondo i sondaggi il Ppe arriverà di nuovo primo […] il Ppe […] è sempre pronto a essere un partner per i partiti democratici pro-Europa, pro-Ucraina e pro-Stato di diritto. In Italia il Pd ha votato contro il patto sulla migrazione che è stato accettato da Meloni e Scholz, era un ampio compromesso a livello europeo. I socialisti italiani hanno scelto di andare all’opposizione. Dipende da loro se sono pronti a sostenere i nostri contenuti, noi saremo i vincitori delle elezioni». Il Rassemblement National e la Lega hanno rotto con Afd. Ora si può dialogare con loro?  «Per il Ppe è sempre stato chiaro che Alternative für Deutschland è un partito neo-nazista. L’Afd vuole distruggere la mia Europa cristiano-democratica. Le Pen e Salvini hanno reso forte l’Afd perché negli ultimi anni vi hanno sempre collaborato dando la percezione di un riconoscimento a livello europeo. Salvini ha contribuito al processo di crescita dell’Afd in Europa e in Germania. Ora Salvini è piuttosto isolato in Europa, votare per lui è uno spreco perché la Lega non ha alcuna influenza. Deve essere chiaro che Le Pen è finanziata dalla Russia e Viktor Orbán dalla Cina. Le forze populiste di estrema destra sono per il nazionalismo e l’egoismo».

Cosa avete in comune con Fratelli d’Italia? «[…] Il voto sulla migrazione, con FdI a favore e il Pd contro, dà una chiara indicazione su chi sia pronto ad accettare i compromessi europei». Se sarà necessario l’appoggio di FdI per eleggere von der Leyen, cosa chiederete a Meloni? «[…] Se avremo un mandato dai cittadini come primo partito, invito tutti a sostenere le nostre candidate alla presidenza della Commissione Ue Ursula von der Leyen e del Parlamento Ue Roberta Metsola. Finora il governo italiano è stato un partner affidabile e questo mi fa ben sperare che si possa lavorare insieme anche dopo le urne». […]