Politica

Il Pd puntava a proteggere le ladre. Ma il blitz leghista ha fermato tutto

Di Giuseppe Vatinno

Per i Dem le borseggiatrici madri non devono essere punite



Questa nuova proposta di legge meritoriamente presentata dalla Lega nasce sull’onda dell’altrettanto meritoria inchiesta seriale di Striscia la notizia sulle ladre borseggiatrici che operano nella metropolitana milanese ma anche romana. Infatti, i cittadini imbufaliti, hanno fatto appositi siti in cui depositano i filmati delle ladre. Il motivo per cui le borseggiatrici non possono essere arrestate è proprio perché sono sempre incinte e/o ampiamente figliolate.

Ne abbiamo parlato ieri

A tal proposito, il Pd non si smentisce mai visto che Monica “J.” Romano, primo consigliere trans del Comune di Milano, aveva attaccato violentemente i cittadini che riprendevano le ladre in azione sulla metro per non renderle pubblicamente riconoscibili. Naturalmente è stato letteralmente subissato di insulti e contumelie sui Social. Siamo al mondo alla rovescia: invece che difendere i poveri cittadini derubati sistematicamente dalle ladre che poi festeggiano su Tik Tok, il Pd se la prende con le vittime.

Poi i democratici si meravigliano di aver perso tutte le elezioni recenti. Non poteva mancare la solita Debora Serracchiani che imperterrita nel suo ruolo di annuitrice ufficiale della Schlein recita il suo mantra fracico: “Ogni giorno questa destra dà prova di incredibile disumanità. Vittime della cecità ideologica questa volta sono i bambini e le bambine di detenute madri. Con la nostra proposta di legge stavamo per ottenere il risultato di evitare che questi piccoli fossero costretti a vivere dietro le sbarre. Questo obiettivo è stato stravolto dalle forzature della destra”.

Ormai è del tutto chiaro che il Pd sta con i delinquenti ed è un paradosso per un partito che è erede del PCI che faceva della lotta alle ingiustizie la sua stessa ragione d’essere.