Politica
Il "sedere" della Raggi
Virginia Raggi e il sedere in chat
La notizia è di qualche giorno fa ma è utile commentare quanto è stato svelato dall’ennesima chat
della sindaca di Roma, Virginia Raggi che il 13 agosto 2016 testualmente scrive a proposito di Raffaele Marra:
“Io devo governare per 5 anni e il mio obbiettivo come il vostro è farlo al meglio. (...) La faccia e il culo sono miei e io mi scelgo persone di fiducia. “
Il 30 agosto il suo fondoschiena è di nuovo (auto)citato:
“E che Marra è l'unico che mi ha salvato il culo due volte e che lui non si tocca”.
La chat è stata resa nota nell’ambito del processo per corruzione contro il costruttore Scarpellini e l’ex persona di riferimento della Sindaca Raffaele Marra.
Tralasciamo il significato politico di quanto accaduto nella vicenda Marra, soggetta anche a vicende giudiziarie, ma soffermiamoci su un elemento che la nostra società della comunicazione ormai ha ignorato, perché, purtroppo, è divenuto routine ma che invece dovrebbe fare ancora indignare.
Ma è mai possibile che una donna giovane, con una alta carica istituzionale e cioè sindaca di Roma, Capitale d’Italia e la città più famosa del mondo, utilizzi riguardo a se stessa un linguaggio così triviale, da caserma?
È vero che ormai in questa era di volgarità (quasi) tutto è sdoganato, ma scrivere e ripete la parola “culo” non è che sia poi ancora così normale come vogliono far credere.
E quello che fa poi pensare è proprio l’aria innocente e compita della sindaca quando si esprime pubblicamente; mai una parola fuori posto, un po’ come i ciuffetti dei suo capelli.
Ma quando il pubblico non l’ascolta si scatena…