Politica
Indagato il deputato Mauro Laus. Terremoto nel Partito Democratico
Condotte riconducibili alla malversazione
I controlli e le acquisizioni della Guardia di finanza proseguono per fare chiarezza sull’utilizzo dei proventi derivanti dalle commesse pubbliche ottenute da Rear. Una lunga lista: il Museo Egizio, il Museo del Cinema, l’Università di Torino, il Teatro Stabile di Torino, per fare qualche esempio che riguarda la città. E ancora. I Musei Civici del Comune di Verona, l’auditorium “Parco della Musica” del Comune di Roma, il Comune di Bardonecchia.
Negli anni non sono mancate le accuse di stipendi troppo bassi, a cinque euro lordi l’ora. E nel dicembre 2012 il regista Ken Loach aveva dato forfait al Torino Film Festival con la decisione di non ritirare il premio «Gran Torino» in segno di solidarietà con i lavoratori della cooperativa al Museo del Cinema. Non solo. In passato anche le polemiche per appalti sotto soglia. Sconti che le altre imprese, dicono i maligni, non riescono a praticare.
Principale società del settore nell’area piemontese, la Rear è considerata un gigante tra le cooperative multiservizi. Con un bilancio 2021 chiuso con un utile di 53 mila euro. Controlla una società immobiliare, la Futura Investimenti proprietaria del complesso immobiliare di Grugliasco, dove c’è la sede amministrativa della società, e l’omonimo l’istituto di vigilanza privata. Tra le iniziative finanziarie messe a segno negli ultimi anni, stando all’ultimo bilancio depositato ed esaminato dagli investigatori, c’è l’acquisizione di una quota di 15 mila euro del capitale del Consorzio nazionale servizi di Bologna. Tra gli investimenti immobiliari effettuati dalla Rear anche l’acquisto di uno stabile della Utet Grandi Opere tra il 2004 e il 2005.