L'insegnamento dell'opposizione di Spagna a quella italiana sul blackout - Affaritaliani.it

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L'insegnamento dell'opposizione di Spagna a quella italiana sul blackout

Nelle 24 ore in cui il paese è rimasto in ginocchio nessuno ha attaccato il premier Sanchez e l'esecutivo. Fosse successo da noi...

di Andrea Soglio

La lezione della Spagna senza corrente e senza polemiche

Nelle ultime 24 ore abbiamo passato molto tempo sui siti dei principali quotidiani e delle principali tv della Spagna per capire cosa stesse succedendo nel paese bloccato dal famoso blackout. C’erano notizie, video, interviste, pareri di esperti, di tutto e di più, come giusto che fosse. Con una sola differenza: non c’erano polemiche politiche. Niente, niente di niente. Nessuno dell’opposizione che chiedesse le dimissioni del Presidente del Consiglio, nessuno che attaccasse la società elettrica, il ministro competente, niente di niente. Abbiamo riprovato stamattina e si, qualche riga di contestazione nei quotidiani la si trova, ma taglio basso, a metà giornale e, soprattutto, si trattava di frasi dai toni pacati. Il motto infatti è: siamo in emergenza, non è il momento delle polemiche.

Fosse successo da noi?

Lo scorso 3 ottobre un chiodo piantato da un operaio proprio sul cavo principale della corrente elettrica della Stazione Termini provocò una giornata di disagi e blocco dei treni, soprattutto sulla linea dell’Alta Velocità Napoli-Milano. Apriti cielo. Poche ore dopo il guasto le agenzie e dichiarazioni pubbliche di esponenti dell’opposizione contro il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, non si contavano. Ed i toni erano alti, altissimi con termini come “incapace” e soprattutto “dimissioni”. Polemiche che non si sono ancora esaurite (e sono passati 7 mesi…); basta un guasto di un locomotore o un problema in una stazione qualsiasi che l’opposizione cannoneggi ad alzo zero contro l’esecutivo. Ed è anche inutile ricordare periodicamente che i dati (ufficiali di Trenitalia) raccontano come la percentuale di ritardi, guasti ed incidenti sia nella media degli anni precedenti, anzi, leggermente migliori. Ormai Salvini è bollato e con lui l’esecutivo.

Da anni la Spagna (governata dalla sinistra) viene dipinta dall’opposizione italiana come l’Eldorado: Sanchez leader lui si Illuminato, politica progressista, attenzione ai diritti civili, speranza per i giovani, economia in buona salute (certo, si fa anche finta di non vedere le manganellate della Polizia ai migranti nelle zone di frontiera, ma questo a quanto pare è un dettaglio trascurabile…). In realtà oggi come oggi c’è solo una cosa che dobbiamo invidiargli: la maturità della loro opposizione.

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