Politica

Italia-Ue, compromesso per il sì ai biocarburanti. Che cosa cediamo in cambio

Di Alberto Maggi

Ok al Mes e riforma delle pensioni "soft" per ottenere l'ok ai biocarburanti



Gli e-fuel, cioè il carburante sintetico, era l'obiettivo della Germania (molto avanti tecnologicamente) che si è quindi sfilata dalla battaglia portata avanti dall'Italia. I biocarburanti sono invece di fatto tutti i tipi di scarti in senso lato che potrebbero essere utilizzati al posto di benzina e diesel e di cui il nostro Paese è certamente all'avanguardia. Ma - spiegano fonti della maggioranza - "come sempre quando si tratta dell'Italia la strada è in salita". Di mezzo c'è il debito pubblico altissimo e non solo. Infatti sono già arrivati alcuni segnali negativi come quello sulla terza tranche del Pnrr da 19 miliardi di euro in ritardo.

"Ci tengono per le palle, ma combattiamo", spiegano dal Centrodestra. La premier Giorgia Meloni non intende arrivare al punto di utilizzare il diritto di veto, possibilità che esiste sulla carta, ad esempio sulla riforma del Patto di Stabilità o su altri dossier, anche per non mettere a rischio, appunto, i fondi del Pnrr. Ma la partita dei biocarburanti per il sistema economico-produttivo italiano è fondamentale. E quindi, probabilmente, si potrebbe arrivare a qualche compromesso. L'Unione europea potrebbe rivedere la sua posizione in cambio di qualche concessione da parte dell'Italia.