Politica
Italia viva, Boschi: "C'è una prateria davanti a noi, altri 10 in arrivo"
Maria Elena Boschi assicura che Italia viva rispetterà i programmi e le scelte di governo e si dice convinta del fatto che attirerà un'altra decina di parlamentari. «Grazie a Italia viva - dice in un'intervista al Corriere della sera - il governo avrà più parlamentari, non meno. Quanto a Salvini, noi siamo quelli che lo hanno messo nell’angolo, non che lo hanno resuscitato. Abbiamo accettato persino di votare coi 5 Stelle pur di non dargli i “pieni poteri”. Erano altri quelli che volevano andare a votare a tutti i costi, non noi».
C’era bisogno di un ennesimo partitino? "Penso che Italia viva non sarà un partitino. Ma che ve ne fosse bisogno non c’è dubbio: c’è una prateria intera per chi non vuole seguire gli estremismi di Salvini, fondare la società solo sull’assistenzialismo o diventare socio della Casaleggio».
Cosa non condividete del programma di governo? «Il programma di governo per noi è vincolante. Conte si è impegnato in Parlamento, noi siamo impegnati con Conte. Il punto che per noi ha maggiore rilevanza è il Family act al quale sta lavorando la ministra Bonetti: asili nido, assegno per le famiglie, misure per le donne».
Se Pd e M5S si alleano in Umbria, ci sarete anche voi? «Non ci candideremo in nessuna delle prossime elezioni regionali. Ovviamente vediamo di buon occhio le candidature civiche, sia in Regione che nelle amministrazioni comunali».
Volete modifiche alla riforma della giustizia di Bonafede? «Rispetteremo le decisioni della coalizione. Non dipingeteci come gli sfasciacarrozze perché non lo siamo. Il testo che uscirà dal confronto della maggioranza sarà votato anche dai nostri».
Con i renziani del Pd è un addio o un arrivederci? «Non è un addio, perché siamo amici. E i rapporti umani valgono più dei rapporti politici. Ma abbiamo idee diverse: non è una finta. Finché Renzi si è rifiutato di giocare il ruolo di capocorrente chiunque poteva intestarsi le sue idee. Adesso c’è Italia viva e per chi crede in Renzi è tutto più semplice».
Avete votato contro l’arresto di Diego Sozzani? «No. Noi ci siamo comportati in modo coerente. E del resto i numeri lo confermano: troppo alto il divario per intestarlo ai nostri».