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Iv, Renzi: "Ne perderò 3 o 4, lo so già. Ma adesso sono l'ago della bilancia"

L'ex premier: "Ho chiesto a Conte un governo di alto livello, mi ha offerto solo poltrone. Alla Boschi il ministero della Giustizia"

Iv, Renzi: "Ne perderò 3 o 4, lo so già. Ma adesso sono l'ago della bilancia"

Matteo Renzi dopo il voto di fiducia a Conte in Senato è comunque soddisfatto, la temuta maggioranza assoluta di 161 senatori, infatti, non è stata raggiunta dal premier, che si è fermato a 156 voti. "Con questi voti non vanno da nessuna parte. Quello Conte è un governo a termine e io divento l’ago della bilancia". Il leader di Italia Viva non sembra avere dubbi e annuncia a Porta a Porta il no di Iv alla relazione Bonafede sulla giustizia. "Sono mesi — si legge sul Corriere della Sera - che chiedo a Conte di fare un governo nuovo e di alto profilo e lui sapete come mi ha risposto le ultime volte? Offrendomi poltrone. A me — prosegue Renzi — dice: “Vuoi l’Onu?”. Io gli rispondo: “Guarda che è la Nato, non l’Onu, e comunque no grazie”. Alla Boschi, la più trattativista di noi, quando va da lui da sola offre il ministero di Bonafede, la Giustizia. Lei gli dice: “Guarda che sono plurindagata” . “Che c’entra, lo sono stato pure io”, le risponde Conte.

"Questo, comunque vada, - prosegue Renzi - chiunque raccattino in Parlamento, è un governo a scadenza. Io all’opposizione mi diverto. Farò da ago della bilancia su tutto. In Conferenza dei capigruppo, in Aula, nelle commissioni». E il leader di Italia viva lascia già intendere che la legge elettorale proporzionale che vogliono Pd, grillini e Conte «avrà vita difficile ». «Ne perderò tre o quattro, anche alla Camera c’è chi se ne andrà. Specie i più giovani. Del resto, li ho già messi nel conto ». E Nencini, gli chiede, qualcuno: è vero che ha ricevuto l’offerta di un sottosegretariato per tornare in maggioranza? «No, da ministro, me lo ha detto lui. L’addio di Nencini, però, non comporterà un problema ulteriore perché non se ne andrà via portandosi dietro il simbolo del Psi, senza il quale Italia viva, per il regolamento del Senato, non avrebbe più un gruppo autonomo. «Il mio gruppo non salta».