Politica

Moltiplica pani, pesci e... primari
La 'farsa' che smaschera De Luca

di Antonio Amorosi

E la Regione guidata da De Luca moltiplica i pani e i pesci ... e pure i primari. Una cardiochirurgia d’eccellenza meglio di ‘Una poltrona per due’. Puntata 2

Enrico Coscioni è l’uomo forte della Sanità campana. Medico, politico, ex consigliere regionale e gran consigliere alla Sanità del governatore Vincenzo De Luca, Coscioni è così potente da rappresentarlo alla Conferenza Stato-Regioni sull’emergenza Covid, tanto considerato da essere messo oggi al vertice di Agenas, agenzia nazionale che monitora i sistemi sanitari regionali.

Ma tra il 2016 e il 2017, in un territorio in cui nessuno “parla” mai, si scatena l’insurrezione dei cardiochirurghi del Ruggi di Salerno, eccellenza europea, proprio per la nomina di Coscioni a primario protempore del reparto di cardiochirurgia. Si parla di sdoppiare il reparto. Il luminare, Giuseppe Di Benedetto era appena andato in pensione e tutti aspettavano un concorso immediato per sostituirlo, invece…

 

Nicola Cantone, scelto dal governatore De Luca come commissario del Ruggi, ha nominato primario protempore di Cardiochirurgia Enrico Coscioni. Siamo agli inizi di febbraio 2017. Passano 10 giorni e Cantone si ritrova su tutti i giornali locali per un procedimento penale: avrebbe fatto false dichiarazioni in ordine ai titoli posseduti per svolgere l'incarico del Ruggi. E' uno shock, Cantone dichiara di esserne in possesso, irritato De Luca interviene: “Se alla fine di una verifica rigorosa dei titoli, il curriculum non risulterà rispondente ai titoli richiesti, il manager del 'Ruggi' sarà sostituito”. Vedremo, accerteremo, faremo. Ma mentre la Regione controlla, nella guerra tra chirurghi e politica scende nella mischia Napoli, il Policlinico Federico II, che bandisce per la prima volta nella sua storia coadiuvato dall’Università partenopea, un concorso per un posto da primario di cardiochirurgia. Iesu, il leader riconosciuto dal gruppo di cardiochirurghi di Di Benedetto, vi partecipa.

Il concorso napoletano è perfetto per Iesu: sono richiesti “almeno 3500” interventi, di cui “2000” da “primo operatore”, “600... in un centro d' eccellenza”, attività svolta anche in “emergenza”. Chi meglio di Iesu che ha ottenuto il titolo di capo della cardiochirurgia d’emergenza da Di Benedetto può averne i titoli?

Il mondo della cardiochirurgia italiana è piccolo, si conoscono tutti. Si sa che Napoli sta cercando di sfilare Iesu a Salerno. E con lui si trasferirebbero nel capoluogo di regione ben 7 cardiochirurghi del Ruggi di Salerno, il gruppo di Di Benedetto.

A Napoli li aspettano a braccia aperte. Coscioni, De Luca e i nuovi vertici del Ruggi rimarrebbero col cerino in mano: addio interventi a cuore battente, particolarità della cardiochirurgia di Salerno, addio mortalità quasi azzerate (0,3% quando quella italiana è del 2,3%) e operazioni d’avanguardia.

I giornali salernitani sono in subbuglio. Vedersi sparire con un battito d’ali un’eccellenza costruita in 25 anni da Di Benedetto manda in agitazione i vertici della comunità locale. E chi dovrebbe intervenire ora se non “Vicienz Pol Pot”, soprannome giovanile di De Luca, che da sindaco di Salerno ha costruito la sua rete di potere fino al governo della Regione!?

A quel punto qualcuno ha il colpo di genio, merito forse del sole della costiera amalfitana che scalda in modo speciale: invece di un concorso perché non farne due assolutamente identici, raddoppiando il reparto? E così in Gazzetta Ufficiale il 27 giugno 2017 appaiono due concorsi perfettamente uguali, da tenersi al Ruggi, firmati da Cantone. A leggerli c’è da restare esterrefatti, 9 pagine assolutamente indistinguibili, l’unica cosa che cambia è l’incarico e un dettaglio. Il primo concorso è per la “Struttura Complessa di Cardiochirurgia”, il secondo per la “Struttura Complessa di Cardiochirurgia d’urgenza”. Il primo si presume lo vincerà Coscioni, il secondo Iesu. Il dettaglio però è che la “Cardiochirurgia d’urgenza” sta dentro Cardiochirurgia. In soldoni Iesu è sotto Coscioni, anche se ogni reparto sarà dotato di 15 posti letti cadauno.

La moltiplicazione dei pani e dei pesci è comunque realizzata. Altro che “Vicienz Pol Pot”… questa è la regione di “Vicienz Gesù Cristo” che moltiplica i primari. De Luca dovrebbe andare nei reparti e resuscitare i morti! Perché la Sanità in Campania segue la logica dei miracoli, non dei risultati.

Ma Iesu vince il concorso che si è tenuto a Napoli, al Policlinico Federico II. La notizia è finita sui giornali. La cardiochirurgia di Salerno rischia di svuotarsi davvero.

In autunno si tengono i due concorsi identici di Salerno.  

Rullo di tamburi, chi li vincerà?

Coscioni vince il posto da primario a “Cardiochirurgia” e Iesu a “Cardiochirurgia d’urgenza”. Sicuramente una coincidenza. Al concorso di Coscioni partecipano anche due cardiochirurghi ribelli, Paolo Masiello e Antonio Panza, che tanto duramente si erano espressi sulla nomina di Coscioni e lo sdoppiamento della Cardiochirurgia, però si classificano penultimo e ultimo.

Ma mentre tutti aspettano la chiusura del cerchio arriva un altro colpo di scena: il dirigente del Ruggi Cantone non affida a Coscioni l’incarico di primario di “Cardiochirurgia” ma al secondo classificato al concorso, il dottor Pasquale Totaro, che esercita fuori da Salerno. Infatti l’ultima parola spetta sempre, al di là della Commissione esaminatrice, al direttore generale, cioè a Cantone in questo caso. La motivazione è che Coscioni, può garantire la presenza in ospedale solo “per due volte a settimana” visti gli impegni politici in Regione. Troppo poco per Cantone e il Ruggi.

Ma eccone arrivare un altro di colpo di scena: la Regione, proprio in quel frangente porta a termine la verifica sui titoli di Cantone e lo silura: per la Regione non avrebbe i titoli, così gli revoca l'incarico. La Regione di De Luca nomina in sostituzione un nuovo manager, Giuseppe Longo, che indovinate che fa? Cassa la decisione di Cantone e assegna di nuovo il posto di primario di “Cardiochirurgia” proprio a Coscioni. D’altronde era arrivato primo al concorso. Longo motiva la decisione con l'impegno assunto da Coscioni di prediligere l'attività ospedaliera a quella in Regione.

Siamo alla fine del 2017 ma se pensate che tutto questo sia eccezionale non avete capito che non è finita.

Intorno al 19 gennaio del 2018, il gruppo dei cardiochirurghi del Ruggi, in 7, presentano domanda di trasferimento a Napoli perché Iesu, per quanto abbia vinto il concorso al Ruggi, a “Cardiochirurgia d’urgenza”, di fatto non è ancora in carica. Cantone prima di essere silurato lo aveva riconosciuto ma manca una delibera che ne vidimi il ruolo, dovrebbe firmarla il nuovo direttore, Longo. La migrazione a Napoli sembra fatta.

Ma mentre Iesu, e tutta la cardichirurgia di Salerno, sta per trasferirsi Longo firma gli incarichi definitivi: a Coscioni va “Cardiochirurgia”, a Iesu “Cardiochirurgia d'urgenza”, con due reparti distinti.

Molti gridano alla vendetta: il dirigente Nicola Cantone sarebbe stato rimosso per non aver riconosciuto il vero capo della Sanità campana: Coscioni, ed avergli addirittura preferito il secondo arrivato al concorso di “Cardiochirurgia” al Ruggi.

Il Ministero della Salute ha inserito Cantone nell’Albo degli idonei. Nel 2019 viene ingaggiato a dirigere la Clinica Mediterranea di Napoli. Nel 2018 trascina in tribunale la Regione

Intanto Antonio Panza, il dottore classificato ultimo al concorso di cardiochirurgo vinto da Coscioni, è stato assunto all’University of Cincinnati negli Usa dove gli hanno anche conferito una cattedra di professore. Forse tanto scarso non è. Noi avremo pure “Vicienz Gesù Cristo”, ma loro hanno i risultati, il merito e l'efficienza. Qualcuno risponderà che in più “Vicienz” ha il piglio legalitario, quello utilizzato nel rimuovere il dirigente Cantone, accusato di non avere i titoli. Lo stesso piglio non dimostrato in questi giorni nei confronti del suo fedelissimo Nello Mastursi, messo a capo della sua segreteria, nello staff del Presidente della Regione Campania, ma già condannato ad un anno e sei mesi di reclusione.

Il motivo della condanna? Mastursi tentò di corrompere un giudice che doveva giudicare De Luca.

Come ha detto De Luca: "Oggi la Campania è modello di efficienza e pronta a sfide con tutti".

 

Fine della seconda puntata... continua

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