Politica

La Ferilli c’ha lo spazzino privato. “Se pure il vippone c’ha il monnezzone”

Di Giuseppe Vatinno

Roma sommersa dai rifiuti

Si fa lo spazzino privato perché “se mi avvicino ai cassonetti rischio la vita” e la vita del vippone non è la vita del cittadino comune

 

Roma è sommersa di rifiuti.

Ad ogni dove si ergono cumuli di monnezza maleodorante che paiono un Everest metropolitano.

Non è purtroppo una novità. Da quando si è chiusa la discarica di Malagrotta la municipalizzata romana, l’Ama si è dimostrata assolutamente non all’altezza a gestire la situazione.

I cittadini della Capitale ne hanno viste tante in migliaia di anni di monnezzità e ormai sono rassegnati.

I cumuli di rifiuti ormai sono l’ottavo colle.

Ma se il cittadino normale subisce il vippone inveisce, nel senso che non vuole essere partecipe di questa monnezza democratica anche se è di sinistra.

Chi è abituato a yacht, ville e splendori vari ed assortiti non può condividere con gli altri la schifezza maleodorante.

E così assistiamo sui social ai Vip che si indignano perché costretti a vivere le cose che vivono tutti, nonostante i soldi e il potere. Perché appunto la monnezza è “democratica” e colpisce tutti in ugual misura.

Ed allora che ti fa Sabrina Ferilli locata in quel di Prati, quartiere assai buono della Capitale confinante con il mitico delle Vittorie dove ha sede la Rai?

Si fa lo spazzino privato perché “se mi avvicino ai cassonetti rischio la vita” e la vita del vippone non è la vita del cittadino comune.

Così su Instagram Sabrina posta una foto con un suo amico di colore che –ci fa sapere- è uno “spazzino volontario” che pulisce via Cola Di Rienzo, la via principale del quartiere umbertino dove abita.