Politica

La Ferilli c’ha lo spazzino privato. “Se pure il vippone c’ha il monnezzone”

Di Giuseppe Vatinno

Roma sommersa dai rifiuti

La Ferilli racconta:

«Roma, un sabato. Come sempre, eh, non è che cambi niente» e ci mostra i cumuli.

«Puntualmente è così, puntualmente c’è tutto quello che vedete».

Infine l’outing:

«E poi c’è lui, al quale dò un piccolo aiuto. Pulisce le due tre vie che ho intorno a casa»,

Ma la cosa che colpisce è che la protesta venga proprio da lei, icona della sinistra romana visto che il sindaco è del “suo” Pd e si chiama Roberto Gualtieri.

Galeotta fu quindi la monnezza che interrompe un Idilio tra l’attrice e il Partito democratico. Perché la monnezza puzza per tutti, e pare non essere né di destra né di sinistra, capace di scardinare amori inveterati e passioni politiche d’antan.

Ma gli altri cittadini invece che non possono o non vogliono pagarsi lo “spazzino privato” che fanno?

Se il Vip c’ha la narice delicata pone rimedio e peggio per gli altri.

Ma signora Ferilli, lei che è di sinistra, non si sente proprio di condividere con i suoi più sfortunati concittadini questa soluzione?

Perché, lei che può, non si rivolge a Gualtieri in nome di tutti o paga anche ai cittadini comuni tanti “amici spazzini” in maniera che pure gli altri possano godere della pulizia?

Perché vede, se no uno potrebbe poi pensare che lei sia un po’ come il Marchese del Grillo che faceva finta di vivere con il popolo ma quando c’erano i guai se ne usciva con un:

“Perché io so’ io e voi nun siete un c….!”

Renda dunque felice anche gli altri di questa democrazia monnezzara.

Roma sentitamente la ringrazierà.