Politica
La Massoneria rivuole Palazzo Giustiniani. Lettera a La Russa: "Serve accordo"
Il Grande Oriente d'Italia torna alla carica per rimettere piede sul "Piccolo Colle". E scrive una missiva al presidente del Senato
La Massoneria rivuole Palazzo Giustiniani. Il Goi a La Russa: "Serve un accordo ragionevole"
Costretta a traslocare dalla storica sede romana, prima dal Fascismo, nel '26, poi nell'85, per cedere i locali al Senato della Repubblica, la Massoneria italiana torna alla carica per rimettere piede sul "Piccolo Colle", Palazzo Giustiniani. A quanto apprende l'AdnKronos nelle scorse settimane il maestro del Grande Oriente d'Italia (Goi) Stefano Bisi ha inviato una lettera al presidente del Senato, Ignazio La Russa, in cui chiede nuovamente di "sanare un’ingiustizia nei confronti del Goi che perdura da decenni". Nella missiva si ricorda, infatti, come "nonostante gli impegni consacrati anche in atti pubblici non ci sono stati consegnati i locali di Palazzo Giustiniani da adibire a museo per testimoniare, come disse nel 1988 il suo predecessore professor Giovanni Spadolini, la partecipazione dei massoni al Risorgimento italiano".
Per il Goi ora serve "un ragionevole accordo e per questo confidiamo nella Sua sensibilità istituzionale affinché possa concederci un incontro per chiarire tutti gli aspetti di una annosa e spiacevole vicenda". Dal Senato è intervenuto il questore Gaetano Nastri: "I rapporti tra Senato della Repubblica e la società Urbs srl - spiega il senatore di Fdi - sono da decenni oggetto di controversie all'attenzione delle autorità giurisdizionali competenti". "Il Senato è rappresentato dall'Avvocatura Generale dello Stato" ha ricordato Nastri. Da parte sua Bisi ribadisce di "avere piena fiducia nelle istituzioni repubblicane, e nel Senato".