Politica
La ministra Roccella e Rocco Siffredi alla crociata anti-porno
Eugenia Maria Roccella vittima del noto "Effetto San Paolo": dietro la censura non un vero cambiamento ma "opportunismo" di circostanza
Nel frattempo la sacra passione per il giornalismo l’avviluppa e la rapisce e così scrive per Avvenire, Il Foglio e Il Giornale. La trasformazione è compiuta. L’antica radicale femminista ha lasciato posto al suo esatto contrario. Scrive su le “donne fasciste che hanno fatto la storia” e particolarmente su Rachele Mussolini -la moglie del Duce- e Claretta Petacci, l’amante.
Tutto questo ardore le frutta naturalmente l’elezione alla Camera del 2008 con il PdL per Forza Italia e diventa pure sottosegretario al Lavoro.
Rieletta nel 2013, dopo la fine del PdL fiuta l’aria e va con il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano che naufraga. Nel 2018 si ricandida ma gli elettori la rispediscono al mittente. Nel 2022 ce la fa con difficoltà e il resto e cronaca. Ora è del tutto papalina e gli antichi amori radicali sono ormai un lontano ricordo. Ma torniamo al presente. L’attività censoria della Roccella è motivata dall’ultimo stupro di Palermo seguendo la facile equazione porno uguale violenza. Ed allora perché non vietare ai minori i film di guerra, ad esempio?