Politica

La ministra Roccella e Rocco Siffredi alla crociata anti-porno

Di Giuseppe Vatinno

Eugenia Maria Roccella vittima del noto "Effetto San Paolo": dietro la censura non un vero cambiamento ma "opportunismo" di circostanza

Ma torniamo alla Nostra. Negli anni ’90 c’è la Conversione e la Roccella si scaglia anima e bagagli contro i radicali amici del padre rei –a suo dire-di portare avanti “«battaglie che stanno conducendo verso la distruzione dell'individuo», di «ricadute anti-individuali del loro individualismo» e di sponsorizzare «un'idea di libertà senza limiti» che non fa altro che ottenere «un'illibertà assoluta», come cita l’Oracolo Wikipedia. Se la prese tra l’altro con Marco Pannella che le chiedeva semplicemente di pagare la quota al partito ma il suo braccetto corto glielo impediva.

La Roccella dunque cogita e pensa e così nel 1997 comincia ad avvicinarsi al Cavaliere –nel frattempo sceso in politica- con un libello elogiativo “La leadership di Berlusconi” e nel 2001 edita “Dopo il femminismo”, sintomo dell’intimo travaglio che le agita l’anima per il suo passato che considera malandrino.