Politica
La mossa di Matteo Salvini ha smosso la palude politica e risvegliato i persi
Inciuci, difesa contro i barbari, uniti ma divisi i claim dei redivivi
La spina staccata al Governo da Matteo Salvini ha dato un’improvvisa carica a tante figure politiche che se ne stavano acquattate, nella palude politica. Qualcuno era in vacanza ma con le orecchie ben tese e pronte alle notizie romane.
Inciucio fra M5S e PD, andiamo da soli, combattiamo i barbari sono stati i primi claim dei redivivi.
Di tutto e di più.
La mossa di Salvini ha smosso la palude
Il primo di questi risorti è sicuramente Beppe Grillo, lontano dalle scene da tempo. Forse un po’ vergognandosi del complicato exploit dei suoi messi alla prova di Governo e temendo il quasi sicuro flop alle elezioni, subito le allontana e cosa dice:’Dobbiamo fare cambiamenti? Facciamoli, altro che elezioni. Salviamo il paese dal restyling in grigioverde dell’establishment, asse contro i barbari’.
Se lo dice lui, il re del vaffa, di essere la barriera contro i barbari gli italiani possono stare tranquilli.
Il secondo risorto è Matteo Renzi che, non vedendo l’ora di riposizionare la poltrona più che traballante, scomoda persino Barack Obama. L’ex presidente americano gli avrebbe insegnato una massima a dir poco biblica ‘se tu decidi, tu dividi’.
Perbacco bisogna dire che ai tempi d’oro renziani il giovane Matteo questo verbo lo aveva sempre preso alla lettera.
E poi, non contento, la butta là con un ‘ritengo che andare a votare con questo sistema istituzionale, con questo ministro dell’interno, con il rischio dell’aumento dell’IVA sia assurdo.Faccio un appello a tutte le forze politiche - quelle più vicine e quelle più lontane, ma tutte - perché prevalga il senso delle istituzioni.’
E persino la Boschi, pur di ritornare sulla scena politica, chiede un avvicinamento ai tanto odiati grillini per il bene del paese e degli italiani.
Mah.
La mossa di Salvini ha smosso la palude
Il terzo è Silvio Berlusconi, ormai leader di pochi, che da capo praticamente di se stesso chiede elezioni subito immaginando una sorta di risveglio da ‘araba fenice’, soprattutto da quando Matteo Salvini lo ha scongelato chiedendogli di essere la terza gamba di un Centro destra unito.
Ce ne sarebbero tanti altri, Prodi,Veltroni,Letta,Grasso e altri ancora che nemmeno varrebbe la pena citare.
Sta di fatto che la decisione dell’unico vero leader, al momento in campo, ha regalato ai ’desaparecidos’ in palude momenti di speranza e di possibile gloria.
Senza contare dei molti turbamenti dei parlamentari grillini timorosi di tornare nel limbo dei cerca lavoro.
E così lo schema della partita è fatto: una Lega forte con FDI e FI contro tutti.
Praticamente un uomo solo contro tutto il Parlamento.
Un uomo che, ogni giorno che passa, appare sempre più un gigante con idee chiare contro che sembra ogni giorno che passa sempre più un gigante in mezzo a tante figure più sfumate.
Che dire dei grillini, più che sfumati sono scomparsi sommersi dai loro no e da molte incoerenze nel percorso politico.
Il vantaggio che sembra avere Salvini sta nel fatto che parla alla gente e soprattutto agli italiani in maniera diretta dicendo qualcosa di semplice ma compreso da tutti ‘ Prima gli italiani, poi il resto del mondo’.
Parla di Governo forte e non stabile perché sa benissimo che parlare di stabilità come qualcuno del Pd è ritornato a dire suona quasi come una beffa.
Una beffa in un Paese che nel corso della sua vita repubblicana ha avuto una media di circa un Governo all’anno.
Evidentemente tutti questi governi forti non avevano dalla loro la caratteristica della stabilità.