Laura Boldrini fonda la rete civica Futura, ma è già trapassato remoto
Dopo il flop di LeU, l'ex presidente della Camera si lancia in una nuova iniziativa contro i sovranismi. Ma l'idea di "futuro è ben lontana
Laura Boldrini fonda la sua rete civica, per alcuni il suo nuovo partito dopo il flop di Liberi e Uguali (già naufragato a pochi mesi dalla sua costituzione), una rete incentrata su tre movimenti "ambientalista, femminista e volontariato".
Così l'ex Presidente della Camera dei Deputati ha annunciato, lo scorso lunedì, alla Fabbrica E di Torino, il programma di "Futura", che si pone come scopo principale la costruzione di un Centrosinistra allargato e dalla vocazione pluralista.
Ad applaudirla alla Fabbrica E, l'assessore piemontese alle Pari Opportunità Monica Cerutti, l'ex assessore all'Istruzione del Comune di Torino ed ex deputato dem Davide Mattielli e il capogruppo Pd nel Consiglio Regionale Domenico Ravetti. Da segnalare in platea anche la presenza di Carlotta Trevisan, ex Consigliera grillina di Rivoli (To) che ha lasciato il Movimento in quanto spostatosi troppo a Destra dopo l'alleanza con la Lega di Matteo Salvini.
"Siamo aperti" ha dichiarato Laura Boldrini, sottolineando l'importanza strategica delle prossime Elezioni Europee, "a tutti coloro che non vogliono consegnare l'Italia e l'Europa al sovranismo, dagli amici del Pd e di Leu, sino ai cani sciolti e ai liberi cittadini". E non poteva mancare la stoccata al suo nemico più acerrimo, il leader del Carroccio: "A chi è preoccupato dal fatto che il vicepremier Salvini abbia come riferimento personaggi come Victor Orbán, Vladimir Putin e Donald Trump. Credo sia giunto il momento di metterci la faccia per salvare quanto di buono il progressismo ha prodotto in materia di diritti, uguaglianza e giustizia. Se continuiamo a dividerci tra di noi, a cercare leader con le liti, faremo tutti insieme un buco nell'acqua".
Parole che non possono non far pensare alla storia di Liberi e Uguali, grazie al quale - per giunta - la Boldrini è tornata in Parlamento grazie a uno strategico ripescaggio alle ultime elezioni che l'hanno vista ottenere un numero di voti piuttosto deludente; quello stesso Liberi e Uguali, nato solo ed esclusivamente per ripicca contro Matteo Renzi e per danneggiare il Partito Democratico alle urne, favorendo proprio quei movimenti polulisti e sovranisti che la Boldrini condanna.
La lista Futura ha fra l'altro promesso il suo appoggio a Sergio Chiamparino (già deputato dal 1996 al 2001, già sindaco di Torino dal 2001 al 2011, e attuale presidente della Regione Piemonte in campo per il secondo mandato), il quale - essendo nato nel 1948 - nel 2019 avrà settantuno anni. Anziché "Futura", insomma, visti i personaggi coinvolti, le argomentazioni addotte e gli impegni annunciati, sembrerebbe piuttosto trapassato remoto.
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