Politica
Laura Castelli: "Forte sessismo in politica: io lasciata fuori dalle riunioni"
L'ex 5 stelle svela retroscena e denuncia le difficoltà per le femmine in Parlamento: "Anche come vestirsi è complicato: chiedete a Meloni"
Laura Castelli: "I dirigenti facevano le riunioni a porte chiuse e mi lasciavano fuori. Una macchina ostile impenetrabile"
Laura Castelli si racconta e lo fa in un'intervista in cui parla della sua esperienza da Parlamentare e da viceministro all'Economia durante i governi Conte. L'ex Movimento 5 stelle però si concentra soprattutto sulla figura femminile in Parlamento e il suo giudizio è piuttosto netto. "Il sessismo in politica è ancora forte e questo nonostante ci sia come presidente del Consiglio una donna. Anche vestirsi - dice Castelli a "7" il settimanale del Corriere della Sera - è diventato complicato: chiedetelo a Meloni". Dai 14 tatuaggi ai nuovi sogni, fino ai retroscena sulle riunioni di governo in cui portava il figlio neonato, l'ex grillina esce allo scoperto e racconta tutto.
"Nel giugno 2018 - racconta Castelli - quando arrivò la nomina all'Economia ebbi una sensazione bruttissima e mi sentii un'estranea. Entrando in Via XX Settembre colsi che c'era una macchina ostile impenetrabile, ero giovane, donna e grillina. L'ho capito che non sarebbero bastate le mie attitudini. E così ho cambiato atteggiamento, cambiare al forma è cambiare al sostanza. I dirigenti facevano le riunioni a porte chiuse e non mi facevano sapere nulla". Poi spiega come in realtà anche adesso con la Meloni le cose non siano mai cambiate.