Politica

Le Regioni di Centrodestra: "Più poteri". I Governatori scrivono a Mattarella

La Lega annuncia: "In Parlamento a oltranza"

Un atto politico netto contro il governo, anche se fatto con obiettivi, nelle intenzioni, propositivi. I governatori di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia - che guidano in totale 12 Regioni su 20 - hanno condiviso un documento sulla 'Fase 2' in cui fanno richieste ben precise all'esecutivo di Giuseppe Conte. In primo luogo, criticano l'uso dello strumento del Dpcm e chiedono che la fase di "normalizzazione dell'emergenza coronavirus" porti anche a un ritorno dell'"equilibrio democratico" dei poteri tra Stato-Regioni, come sancito dalla Costituzione. Poi domandano, nella cornice che stabilira' il governo nazionale, di avere maggiore autonomia e competenze nel deliberare le aperture che, a loro giudizio, devono tenere conto della "differenziazione" dei territori e della diffusione del virus. Infine, chiedono di superare lo schema della apertura in base ai codici Ateco che differenziano le attivita' per tipologie economiche. A loro giudizio, e' invece opportuno fare aprire tutti coloro che garantiranno il rispetto delle norme del Dpcm del 26 aprile e i protocolli di sicurezza aziendali. Il documento - indirizzato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, e ai presidenti di Camera e Senato - e' stato condiviso da tutti i governatori di centrodestra, che guidano Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto; oltre al presidente della Provincia di Trento, il leghista Maurizio Fugatti.


L'iniziativa, anticipata ieri da Matteo Salvini, ha la piena condivisione degli alleati, anche di Silvio Berlusconi - nei confronti del quale restano le divisioni sul ricorso Mes - che domani ha in programma di sentire in video conferenza i presidenti di regione forzisti.Le tensioni con l'esecutivo erano state anticipate in un confronto accesso con il ministro Boccia nel corso di una riunione pomeridiana sulla fase 2, durante la quale il ministro, davanti alle richieste di alcuni presidenti di Regione, come il veneto Luca Zaia, non aveva escluso la possibilita' di impugnare ordinanze regionali che andassero nella direzione di garantire maggiore liberta' di movimento. Iniziativa 'solitaria' della Lega sembra invece essere quella della presenza "ad oltranza in Parlamento". "I parlamentari della Lega staranno a oltranza giorno e notte fino a che non ci saranno risposte certe" sulla 'fase 2'", ha anticipato Salvini. "E' il nostro posto di lavoro, rispettiamo le regole. Non si puo' andare in piazza, fare manifestazioni. Anzi quelli che sono andati in piazza con la bandiera rossa il 25 aprile secondo me non hanno dato il buon esempio".

I deputati leghisti hanno iniziato, dopo poco, la protesta in Aula, alla Camera, dove era in corso il voto sul Def e sul nuovo scostamento di bilancio. "Restiamo a oltranza in Parlamento, che e' il nostro luogo di lavoro, finche' non ci saranno risposte per tutti i cittadini", hanno spiegato. "Madri, padri, imprenditori, commercianti, lavoratori non sanno cosa fare, non hanno certezze, non sanno se possono riaprire i loro negozi, non sanno quando i figli torneranno a scuola. Non rallenteremo ne' impediremo il regolare svolgimento dei lavori programmati - hanno garantito - porteremo nelle Aule, dove resteremo anche quando la seduta e' conclusa, le voci dei lavoratori, di chi soffre, dei disabili, di chi e' piu' fragile. Rimarremo finche' il governo non dara' risposte chiare, tempi certi anche a nome dei sindaci e degli amministratori locali sul ripristino di tutte le liberta', nella piena tutela della salute e con indicazioni a livello nazionale".

"Servono certezze sulle regole sanitarie per poter ripartire in sicurezza, tempi certi per la cassa integrazione di chi non sta lavorando e soldi veri per autonomi e imprenditori - hanno chiesto -. Siamo e rimarremo in Aula anche per ribadire l'importanza della certezza della pena e l'indignazione degli italiani per la scarcerazione di decine di mafiosi ergastolani assassini. E' ora che finalmente ciascuno si assuma le proprie responsabilita', che sia coinvolto di nuovo il Parlamento nelle decisioni che riguardano la vita, i diritti e le liberta' di ognuno di noi. E' ora che si torni a essere una democrazia compiuta". In merito ai lavori d'Aula, tutto il centrodestra ha presentato una risoluzione unitaria contro il Def e vota a favore dello scostamento di bilancio (anche se la Lega con una risoluzione in cui si esprime contrarieta' al Mes).