Politica

Lega, Berlusconi dietro gli attacchi di Bossi e Maroni a Salvini

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Lega, ipotesi scissione. Addio al Centrodestra

"Non può guidare il Centrodestra e non lo sosterrò mai come premier". Questa volta Silvio Berlusconi ha usato parole nette e chiare per stroncare ogni ipotesi di appoggio a Matteo Salvini candidato a Palazzo Chigi. D'altronde che le strade di Lega e Forza Italia ormai siano sempre più distanti lo confermano anche da via Bellerio dove cresce, almeno tra i salviniani, l'insofferenze verso l'ex Cavaliere ritenuto "cameriere" della Merkel e pronto a nuovi inciuci con il Pd (anche se non direttamente con Renzi).

Ma la strategia di Berlusconi va ben al di là delle parole di fuoco contro Salvini, il suo obiettivo è quello di spaccare il Carroccio. E infatti - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - dietro gli attacchi continui e scomposti di Umberto Bossi al segretario federale e dietro le posizioni sempre meno in linea con quelle del leader leghista di Roberto Maroni c'è proprio l'ex Cav.

Indebolire Salvini, soprattutto in caso di rottura (ormai molto probabile) del Centrodestra, arrivando nel caso anche alla nascita di un movimento federale alleato a Forza Italia e quindi anti-Lega con dentro il Senatùr, gli ex bossiani ormai isolati nel Carroccio ma anche presenti e, perché no, forse perfino il Governatore della Lombardia (che non a casa lancia Zaia come condidato premier proprio contro Salvini). Sono continui i contatti tra Silvio e Umberto, spiegano fonti azzurre, come ai vecchi tempi delle cene del lunedì sera della Casa della Libertà e della continua ricerca della quadra.

Ormai nel Centrodestra è guerra aperta e, salvo miracoli, formare un fronte comune per le elezioni (quasi certamente nel 2018) sarà praticamente impossibile. A divedere, spiega un salviniano doc, non è solo la leadership quanto i contenuti. Euro, Unione europea, immigrazione... troppe distanze difficilmente ricomponibili. Ma l'ipotesi scissione aleggia anche in Forza Italia con la fetta più anti-Pd che attende di capire le mosse di Berlusconi e non esclude l'ingresso in un eventuale contenitore che potrebbe lanciare Salvini.