Politica
'Lega di lotta e di governo'? Una bufala. Salvini smonta la tesi di Repubblica
I sondaggi premiano la svolta governista del Carroccio
"La Lega è già un problema", titolava stamattina, martedì 16 febbario, il quotidiano la Repubblica. Lo spunto sono state le polemiche sullo stop in zona Cesarini allo sci, deciso domenica sera dal ministro della Salute Roberto Speranza. La domanda rimbalza dai palazzi del potere fino alle redazioni dei giornali: la Lega nel governo Draghi ci starà con un piede dentro e uno fuori? Un po' come faceva Umberto Bossi tanti anni fa con il famoso detto 'Lega di lotta e di governo'?
In realtà lo stesso leader del Carroccio, dopo le parole contro Walter Ricciardi sulla proposta del lockdown totale, ha usato toni concilianti nei confronti di Speranza ("è sotto pressione, lo aiuteremo") e ha incontrato il leader del Pd per una siglare una sorta di moratoria alle liti e pensare ai provvedimenti per il Paese. E quindi? In molti hanno pensato che con Giancarlo Giorgetti ministro (oltre a Massimo Garavaglia ed Erika Stefani, certo non due ultrasovranisti della Lega), ora Salvini fosse libero di cannoneggiare l'esecutivo, proprio come ha titolato Repubbica.
Chi ha posto questa domanda allo stesso segretario leghista nelle ultime ore, ha ottenuto una risposta secca e categorica: 'Ora penso al governo e ai problemi da risolvere, che sono tanti, senza perdere tempo in beghe o litigi'. Peraltro, la svolta governista sta premiando: lo stanno confermando i sondaggi. La strategia è quella di tenere certamente la barra dritta sui temi chiave (vedi ad esempio le parole forti di Garavaglia su "indennizzi" e non "ristori" per gli operatori della neve) ma senza alimentare polemiche gratuite. Anzi, come ha detto lo stesso Salvini, tornerà, dopo la pandemia, il tempo delle divisioni e delle liti, oggi è il momento della collaborazione. Anche con il Pd, con LeU di Speranza, con Renzi e con i 5 Stelle.