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Politica
Lega diventerà "Prima gli italiani"? Ma è un marchio registrato da CasaPound

Dopo la temutissima sentenza del Tribunale del Riesame, la Lega potrebbe dover essere costretta a cambiare nome, e Matteo Salvini - pur smentendo in pubblico l'addio alla denominazione storica del partito - avrebbe già pensato a Prima gli italiani. Uno slogan che il Carroccio ha già ampiamente sbandierato e utilizzato in campagna elettorale con grande successo, uno slogan che è stato fatto proprio anche da Fratelli D'Italia e dalla sua leader Giorgia Meloni in molte interviste, apparizioni televisive e comizi.

Se davvero, come suggerisce l'artcolo di Matteo Pucciarelli pubblicato su Repubblica, la scelta del nuovo nome della Lega dovesse essere Prima gli italiani, Matteo Salvini non ha fatto i conti con un piccolo particolare. Già, perché Prima gli italiani è un marchio depositato da CasaPound nel marzo 2017.

Proprio così, in una nota di CasaPound Italia del 21 marzo di quell'anno, si leggeva infatti: "Prima gli italiani diventa un marchio, e un simbolo, registrato e ad usarlo potrà essere solo CasaPound Italia. Lo abbiamo fatto per evitare che gli elettori vengano ancora una volta truffati da chi parla di preferenza nazionale e poi porta i voti a un centrodestra che è schiavo del Partito Popolare Europeo di Angela Merkel".

CasaPound all'epoca era piuttosto critica con il leader del Carroccio, tanto da aggiungere: "Ci riferiamo in primo luogo a Matteo Salvini, che ha proposto di costituire, in vista delle elezioni politiche, una ‘federazione’ con Fi e Fdi dal nome ‘Prima gli italiani’: un’operazione con la quale il leader della Lega e la sua degna compare Giorgia Meloni ancora una volta si inchinano a Silvio Berlusconi, già pronto al governo di coalizione Nazareno Bis come nel 2013, e svendono la Nazione per un seggio in parlamento”.

Malgrado le posizioni di CPI, con la scelta di Salvini di andare al governo senza i due alleati del Centrodestra, si siano ammorbidite, la Tartaruga Frecciata era piuttosto agguerrita riguardo alla difesa dello slogan da essa depositato: “Siamo pronti a portare in tribunale chiunque presenti un simbolo/marchio con scritto dentro Prima gli italiani. Esiste un simbolo registrato (di nostra proprietà) che si chiama ‘Sovranità/Prima gli italiani’. Un simbolo che è già stato presentato alle elezioni in passato e che anche questa volta useremo per impedire di utilizzare la parola ‘Sovranità’ nel simbolo a qualunque formazione, compreso il movimento degli ineffabili Alemanno e Storace. I voti sovranisti non andranno al Ppe: CasaPound è impegnata in prima linea per impedire qualunque tentativo in questo senso operato dagli zombie di un centrodestra ormai fantasma”.

La battaglia per difendere o assicurarsi in esclusiva la proprietà dello slogan di successo quindi potrebbe infuriare a breve tra CasaPound e Lega, a meno che quest'ultima non ne riconosca il possesso legale alla formazione  orgogliosamente fascista. Cosa che a Salvini potrebbe in fin dei conti non giovare, dal momento che - laddove CPI è fiera delle proprie istanze che si rifanno direttamente al Ventennio - per il Ministro dell'Interno potrebbe risultare una posizione piuttosto scomoda da far digerire agli alleati pentastellati e all'elettorato moderato in fuga da Forza Italia verso il Carroccio.

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