Politica

Lega, guerra al comitato di Bossi. "La smetta di usare i dati degli iscritti"

Il Carroccio minaccia il Comitato del Senatùr: “Non usi più i dati personali degli iscritti”

Lega: guerra a comitato Nord. Ma imperativo tener fuori Bossi

Imperativo: tenere Umberto Bossi fuori da ogni contesa. La Lega Salvini premier ha diffidato il comitato Nord, fondato dall'europarlamentare Angelo Ciocca e dall'ex segretario lombardo Paolo Grimoldi, con la benedizione del senatur, dall'uso dei simboli del partito. In una mail inviata dall'amministratore Giulio Centemero al commissario lombardo Fabrizio Cecchetti si contesta alla 'corrente' nata il primo ottobre l'appropriazione di dati sensibili di militanti e iscritti al partito. Una banca dati cui Grimoldi e Ciocca avrebbero avuto accesso e utilizzato per promuovere le attività del comitato. "Nasce il comitato del Nord aperto ai militanti della Lega per rimanere fedeli a quelli che sono i principi autonomisti. Per saperne di più clicca sul link 'comitatodelnord.info'. Per aderire compila il form e sarai aggiornato sulle iniziative", si legge negli 'sms' arrivati sui cellulari di decine di militanti lombardi, ancora nel primo pomeriggio.   

L'invio delle comunicazioni dopo la diffida appare quindi una sfida alla 'fatwa' leghista. Anche se Bossi, ricandidato da Matteo Salvini e rieletto alla Camera per un 'soffio', non appare coinvolto in questa fase. "L’intervento della Lega per Salvini premier nei confronti dell’associazione Comitato Nord ha motivazioni di carattere esclusivamente giuridico - precisa la Lega in una nota-: non esiste, e non esisterà mai, alcun problema politico o personale tra Salvini e Bossi, la democrazia interna al Movimento è testimoniata dal fatto che oltre il 70% delle sezioni ha già rinnovato segretari e direttivi, con le altre che seguiranno a breve". "Il dibattito interno non autorizza però in alcun modo violazioni della normativa in materia di trattamento dei dati personali dei militanti della Lega, a rischio di multe milionarie", si legge. Dalla segreteria leghista si insiste sul fatto che si è trattato di un "atto dovuto per tutelare la privacy dei militanti che potrebbero rivalersi sulla Lega". 

Il tema è esplicitato nella comunicazione interna inviata da Centemero a Cecchetti. "Caro Fabrizio - si legge  - ti scrivo in qualità di amministratore federale per segnalarti che ho provveduto a inviare diffida a cessare la promozione dell'associazione politica 'comitato Nord' nei confronti degli iscritti a Lega per Salvini premier e l'utilizzazione dei simboli e della denominazione del partito".

"Ho inoltre - aggiunge il tesoriere - depositato segnalazione presso il garante della protezione dei dati personali per la violazione in opera da parte dell'associazione 'comitato Nord' che sta procedendo a una raccolta dei dati personali degli iscritti di Lega per Salvini premier in violazione della normativa sulla privacy". "In quanto legale rappresentante ti confermo la totale estraneità di Lega per Salvini premier rispetto all'iniziativa in questione, promossa da soggetto giuridico distinto dal partito e nessun modo ad esso collegato", conclude.    

Cecchetti avrebbe inviato ieri sera lo screenshot della e-mail ricevuta da Centemero nelle chat di gruppo della Lega, innescando il passaparola che ha creato qualche malumore nella base lombarda, ancora legata alle iniziative autonomiste e al nome del senatur. D'altronde, la Lega non è nuova a iniziative del genere. A inizio 2012, fu proprio Salvini uno dei principali promotori della 'ribellione' contro la "fatwa" emessa dal consiglio nazionale della Lega lombarda in cui si vietava a Roberto Maroni di partecipare a incontri con i militanti. Pochi mesi più tardi, scoppiò lo scandalo sui rimborsi irregolari e Bossi fu costretto a dimettersi per fare spazio a Maroni, eletto nel congresso del primo luglio. Poi, nel 2015, quando Salvini era già segretario da più di due anni, la diffida colpì Flavio Tosi, poi espulso dalla Lega. "Con decorrenza lunedì 9 marzo, l’iscrizione o l’adesione alla Fondazione 'Il Faro' che fa capo a Tosi è incompatibile con la qualifica di socio ordinario militante della Lega Nord", decretò il consiglio federale.    

Alla corrente 'comitato Nord' non fa capo alcun esponente di rilievo come erano Maroni e Tosi ai tempi. Ma evidentemente, con i congressi in corso in tutta la Lombardia, il clima non è esattamente sereno. A Monza, per esempio, domenica è stata eletta segretario cittadino Roberta Gremignani, giornalista, team manager di Audi Sport Italia, presidente della società partecipata Acinque Tecnologie, ritenuta vicina a Grimoldi. Al congresso, che dopo parecchi anni ha visto di nuovo in lizza due candidati, ha ottenuto 22 voti, cinque in più di Alberto Citossi, nominato commissario poco meno di un anno fa.