Politica
Lega, Palazzo Chigi: "Invito Savoini sollecitato da consigliere di Salvini"
Lega, nota Chigi: "Invito Savoini sollecitato da D'Amico, consigliere Salvini"
"Un doveroso chiarimento. Continuano a pervenire alla Presidenza del Consiglio richieste di informazioni sulla presenza del sig. Gianluca Savoini alla cena che si e' tenuta a Roma, a Villa Madama, la sera dello scorso 4 luglio, in onore del Presidente Putin. Come gia' anticipato, il Presidente del Consiglio non conosce personalmente il sig. Savoini". E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. "La cena e' stata offerta dal Presidente Conte e l'invito e' stato esteso anche a tutti i partecipanti al Forum di dialogo italo-russo delle societa' civili - sottolinea la nota - che si e' tenuto il pomeriggio dello stesso giorno presso la Farnesina. Il suddetto Forum e' stato organizzato dalla Presidenza del Forum stesso e dall'Ispi.
Dopo aver compiuto tutte le verifiche del caso, si precisa che l'invito del sig. Savoini al Forum e' stato sollecitato dal sig. Claudio D'Amico, consigliere per le attivita' strategiche di rilievo internazionale del Vicepresidente Salvini, il quale, tramite l'Ufficio di Vicepresidenza, ha giustificato l'invito in virtu' del ruolo dell'invitato di Presidente dell'Associazione Lombardia-Russia e ha chiesto ai funzionari del Presidente del Consiglio di inoltrarla agli organizzatori del Forum. L'invito alla cena del sig. Savoini e' poi stata una conseguenza automatica della sua partecipazione al Forum", conclude la nota.
Governo, Salvini posta foto militanti: determinati ad andare avanti
"Ieri a Ferrara e Sassuolo. Questa e' la migliore risposta agli insulti di sinistra e radical chic: affetto, sorrisi e speranza, determinati ad andare sempre avanti". Lo scrive su Twitter il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, postando alcune foto di militanti e cittadini che hanno partecipato ieri alle iniziative del vicepremier.
Lega, Borghezio: Savoini e' un soldato leghista, ha la schiena dritta
"Certo che conosco il Savo, e' un mio vecchio amico. Restero' sempre suo amico perche' abbiamo la stessa ossatura dottrinale. Persone che, anche quando ci sono le turbolenze, restano ferme come torri. Ma lo sa che quasi sono contento? Per diventare un soldato politico non e' male aver affrontato qualche prova dura". Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera Mario Borghezio, per il quale Savoini "e' un soldato della Lega, delle nostre idee". Prosegue quindi: "Savoini e' presidente dell'associazione Lombardia-Russia non a caso, non e' che si occupa della Cambogia. E' normale che fosse agli incontri e forse era piu' interesse della parte russa, che si deve premunire dai mestatori e faccendieri che cercano di infilarsi ovunque". Per l'ex parlamentare, Savoini "si era guadagnato la stima della Russia. Lo consideravano un amico, interlocutore affidabile. Ma la prova assoluta che tutto fosse alla luce del sole e' che in questa stagione le casse della Lega sono vuote". Sul perche' Salvini scarica Savoini, preferisce non dichiarare: "Ma si puo' capire - aggiunge - una certa prudenza davanti a un'inchiesta che sembra una spy story. Della questione affari nulla so e nulla voglio sapere. Ma la linea ufficiale della Lega, 'non sappiamo nulla', e' comprensibile. Prudenza doverosa da parte di chi ha responsabilita' nel governo, visto il tentativo pesante di montatura indirizzata a colpire Salvini attraverso una persona facilmente identificabile come a lui vicina. Questa vicenda ha caratteri talmente oscuri che, prima di denigrare un militante leghista e credo anche tesserato, privo di cariche che possano incidere sul governo, ce ne passa". Borghezio sostiene che Savoini "e' onesto, ha la schiena dritta e non ha nulla da temere, ma conoscendo i giudici di Milano gli ho consigliato di trovarsi il migliore avvocato, perche' la questione e' grossa. Tiene botta, non e' piagnucoloso. Quando sei nel gioco politico devi dare per scontato che un vicepremier debba difendere una certa posizione e sacrificare i valori dell'amicizia". E sull'audio: "Da civilista avanzo riserve sulla sua attendibilita'. E' semplice manipolare conversazioni". Per l'ex parlamentare, Savoini "se pure ha assistito a una trattativa di questo genere sono certo che non ha chiesto neanche un caffe'. Fosse un intrallazzatore, non sarebbe mio amico. E' molto competente in geopolitica, il primo a capire l'importanza di aprire alla visione euroasiatica. Non conosco le attivita' dell'associazione Lombardia Russia ma so che i vertici, Savoini e D'Amico, sono persone per bene".