Politica
Lega, Salvini "ha una sensibilità tomista. Si muove nel solco di Aristotele"
"Realismo applicato al day-by-day". Marcello Veneziani ad Affaritaliani.it. Intervista
Matteo Salvini si ispira a Tommaso d'Aquino: la persona viene prima dell'economia. La tesi portata avanti su Affaritaliani.it da Benedetto Ippolito (vedi box in basso a sinistra) fa discutere. Il filosofo e politologo Marcello Veneziani interviene nel dibattito con un'intervista ad Affaritaliani.it.
"Non credo che ci sia un consapevole riferimento alla dottrina di Tommaso d'Aquino. Si tratta di un
pensiero circolato a lungo nelle culture politiche e, quindi, penso che sia arrivato a Salvini tramite altri autori, magari avendo ascoltato qualche volta il professor Gianfranco Miglio o altri autori che hanno fatto riferimento a Tommaso d'Aquino", afferma Veneziani. "Il primato della persona, o il primato dei popoli, sugli assetti contabili è qualcosa che spesso noi autori di opere e scritti considerati populisti mettiamo al centro. Ma non credo che ci sia una diretta lettura di Tommaso d'Aquino".
Quindi il leader della Lega si ispira a Tommaso d'Aquino inconsapevolmente...
"Sì, anche se non so se tutto questo si debba attribuire a Tommaso d'Aquino. Si potrebbe affermare, con pari plausibilità, che deriva da Aristotele o da altri filoni. Tommaso d'Aquino è stato sicuramente uno dei grandi autori che ha fatto un'elaborazione di queste tesi, però non è certo l'unico".
Certo, come ha scritto anche Benedetto Ippolito, nessuno pensa che Salvini abbia studiato a memoria la Summa Theologiae del grande Aquinate, ma certamente lei concorda che nella strategia del ministro dell'Interno si nota il filono neo-tomista e della Scolastica, che ci riporta ad Aristotele...
"Diciamo di sì, è la linea del realismo applicata al day-by-day, che ha avuto una collocazione filosofica alta, che va da Aristotele a Tommaso d'Aquino, e che oggi trova un'applicazione pratica ma che prescinde. Nel senso che non è che chiamando Salvini realista dico allo stesso tempo che Salvini è aristotelico. Si può affermare che queste tesi venivano sostenute, con altri argomenti e in un altro contesto, anche da Aristotele. Ma sono abbastanza rispettoso di Aristotele e Platone per non coinvolgerli nel dibattito della politica italiana di oggi".
Parlando della Chiesa cattolica, si può affermare che Salvini porta avanti una politica vicina a Benedetto XVI e lontana da Francesco?
"Questo probabilmente è vero. Vorrei anche ricordare che Ratzinger è stato un Papa della tradizione e quindi è evidente che il ministro dell'Interno è più vicino ai cattolici della tradizione che non a quelli progressisti e bergogliani".