Politica

Lega, Salvini vuole Vannacci capolista. Centinaio: "Il generale non lo voto"

di redazione politica

Il leader del Carroccio ormai ha deciso, manca solo l'annuncio ufficiale. Però la "scelta piovuta dall'alto" spacca il partito

Europee, il nome di Vannacci divide la Lega. Ma Salvini ha deciso

Le Europee si avvicinano e ormai per i leader dei vari partiti è tempo di ufficializzare le scelte in vista delle elezioni di giugno. Matteo Salvini sembra aver deciso, il generale Roberto Vannacci dovrebbe essere, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto, capolista in tutte e cinque le circoscrizioni per la Lega. Alla fine - riporta Il Messaggero - Salvini ha rotto gli indugi: ha bisogno di un mattatore di voti e Vannacci, così spera, può essere l'uomo giusto. All'ufficialità della candidatura più attesa e discussa dell'universo leghista però manca davvero poco. E chissà se anche di questo, delle tempistiche e della coreografia dell'annuncio, ha discusso il generale avvistato venerdì scorso a via Bellerio, il quartier generale del Carroccio, come ha scritto il Corriere.

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Ma il suo nome divide e fa discutere in casa Lega, soprattutto nel pancione dei militanti al Nord che come i dirigenti - prosegue Il Messaggero - mal sopportano una candidatura calata dall'alto di un uomo finora estraneo alla politica e al partito. Le bordate tirate nel suo libro, "Il mondo al contrario", contro il presunto "politically correct", le critiche dure e border-line all'ideologia gender, l'Islam, i diritti civili mietono un certo consenso nel Carroccio. Ma chi ha sperato fino all'ultimo nella candidatura di Luca Zaia alle Europee, convinto e non a torto che la corsa del governatore veneto avrebbe potuto fare la differenza alle urne, storce un po' il naso. La Lega non è compatta sul nome di Vannacci.

Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, ripudia l’idea di candidare il Generale Roberto Vannacci nelle liste della Lega alle Europee. "Il mio entusiasmo per questa ipotesi è a -2000. La Lega - dice Centinaio a La Stampa - deve candidare leghisti. Già uno che deve meditare se candidarsi o no non lo sceglierei mai. Se si presenterà nella mia circoscrizione, non lo voterò. Sceglierò uno della Lega che si è fatto il mazzo sul territorio".