Politica

Lega verso la svolta in Ue, obiettivo governare. Prevale la linea Giorgetti

Di Alberto Maggi

Lega, il dietro le quinte del Consiglio federale



Ma anche e soprattutto dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che sa perfettamente che cosa significa trattare con Bruxelles, soprattutto nel 2024 quando ci sarà la vera riforma del Patto di Stabilità. Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato, altra figura chiave nella Lega, ha tenuto una posizione equidistante e attendista, ma gli altri responsabili regionali, segretari o commissari (anche del Sud), si sono schierati con Molinari (inclusi Stefano Locatelli, responsabile Enti Locali, e Luca Toccalini, responsabile dei giovani).

Su questo argomento Matteo Salvini non si è pronunciato, è rimasto in silenzio ascoltando le posizioni dei suoi colonnelli ma è del tutto evidente che da quando è vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture abbia ammorbidito i toni all'insegna del pragmatismo e della concretezza e quindi, scommettono in Lega, il segretario certamente cercherà una soluzione per poter contare anche in Europa e non restare emarginati, soprattutto se davvero dovesse esserci una maggioranza PPE-ECR.

Difficile un ingresso nei Conservatori guidati da Meloni, ma non è un segreto che Giorgetti da tempo teorizza l'entrata nel Ppe della Lega, che potrebbe essere facilitata e aiutata da Silvio Berlusconi e Antonio Tajani. Insomma, l'obiettivo è governare anche in Europa e qualcosa, dietro le quinte, in casa Lega sta cambiando. Anche perché, ragionano in Lega i giorgettiani, aver governato con Mario Draghi e poi fare gli anti-sistema a Strasburgo non ha molto senso.